Un marchio che garantirà l’inclusione lavorativa nella propria struttura

Sta per prendere il via la rete europea degli alberghi e dei ristoranti denominata “Valueable”, che realizzerà concretamente gli scopi del progetto europeo “OMO”, di cui è stata capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down): le strutture di accoglienza e ristorazione che vi aderiranno, infatti, si impegneranno ad includere persone con disabilità intellettiva all’interno del proprio personale, tramite degli stage e fino all’assunzione vera e propria. Accadrà il 6 giugno, anche con la consegna del marchio “Valueable”, durante un evento in contemporanea a Roma, Lisbona e Saragozza

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Sclerosi multipla: i numeri di un’emergenza sanitaria e sociale

È una popolazione in crescita, quella delle persone con sclerosi multipla, che conta oggi in Italia circa 114.000 uomini e donne, i quali devono convivere con i sintomi di una malattia che induce disabilità progressiva, ma anche con le difficoltà legate ai servizi sanitari e assistenziali: è quanto emerge dal Secondo Barometro Italiano della Sclerosi Multipla 2017, rapporto recentemente presentato dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), che fotografa una vera emergenza sanitaria e sociale, per la quale servono risposte concrete da parte di tutti, a partire dalle Istituzioni

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Come rispondere alle “cose da non chiedere”?

«In quel programma – scrive Antonio Giuseppe Malafarina, a proposito del format televisivo di Real Time “Cose da non chiedere”, andato in onda una decina di giorni fa – l’aspetto della centralità della persona rispetto alla disabilità non è sufficientemente messo in chiaro e invece è proprio il concetto di persona che dovrebbe essere quello su cui soprattutto battere i tasti della comunicazione, dall’inizio alla fine»

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Perché quei semi diventino “alberi di consapevolezza”

Più di cento bambini attenti e interessati all’ascolto, con tante domande da porre e curiosità da soddisfare: si è concluso nel migliore dei modi il percorso di sensibilizzazione nelle scuole del Bellunese dedicato alla disabilità visiva e promosso dall’Associazione Blindsight, i cui rappresentanti dicono: «Abbiamo cercato di piantare qualche seme che crescendo diventi “albero” e porti a una maggiore coscienza su che cosa significhi rapportarsi con le persone con disabilità visiva»

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Cresce il Coordinamento Associazioni Malattie Neuromuscolari

«In quest’anno il CAMN è cresciuto e oggi vi aderiscono ben diciannove associazioni e gruppi che si occupano di malattie neuromuscolari, con il sostegno partecipato e presente dell’Alleanza Neuromuscolare (AIM, ASNP e Telethon). La strada è lunga, ma uniti come vogliamo essere, riusciremo a migliorare la qualità della vita delle persone con malattie neuromuscolari»: lo dichiara Maria Letizia Solinas, portavoce del Coordinamento Associazioni Malattie Neuromuscolari, nato un anno fa e presente in questi giorni al Congresso Nazionale dell’AIM (Associazione Italiana di Miologia)

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Personalizzazione e coprogettazione dei servizi

Si svolge nella mattinata di oggi a Torino un interessante seminario voluto per discutere il tema della personalizzazione dei servizi, con riferimento alla situazione attuale, alle esperienze di altre Regioni e alle prospettive future nel contesto dei servizi assistenziali e sanitari del Piemonte. A promuoverlo è stato il Comitato 162 Piemonte, organismo nato da pochi mesi, che basa la propria azione sulla Legge 162/98, ovvero sulla norma che ha innescato lo sviluppo della personalizzazione e della coprogettazione per i servizi rivolti alle persone con disabilità e alle loro famiglie

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Salute sessuale e riproduttiva della donna con disabilità: un approccio ostetrico

Da una recente Tesi di Laurea in Ostetricia, emerge un quadro in cui le donne con disabilità intellettiva lieve hanno scarse o confuse conoscenze nella sfera sessuale, in materia di anatomia, di prevenzione di gravidanze e infezioni, ma anche di prevenzione oncologica. Mentre poi la maggioranza delle ostetriche interpellate considera inadeguata la formazione ricevuta in materia di disabilità, le principali difficoltà riscontrate in gravidanza dalle madri con disabilità sono state l’incompetenza e la mancanza di empatia di alcuni operatori, nonché la scarsa accessibilità delle strutture

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