Con le parole Easy To Read (letteralmente “facile da leggere”), si intende, com’è noto, l’utilizzo di un linguaggio utile a rendere accessibili le informazioni alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale – e non solo -, nel pieno rispetto dell’articolo 9 (Accessibilità) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, eliminando in tal modo la grave discriminazione relativa appunto all’informazione e alla formazione.
Un servizio molto utile, in questo àmbito, è quello svolto dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che dopo avere realizzato una versione Easy To Read della stessa Convenzione ONU, ha ora redatto in linguaggio facile da leggere anche le Osservazioni Conclusive (disponibili a questo link) al primo Rapporto Ufficiale presentato dall’Italia, prodotte lo scorso anno dal Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’organismo che ha il compito di vigilare sull’applicazione della Convenzione nei vari Paesi che l’hanno ratificata.
Ulteriore e importante valore aggiunto, il documento è stato realizzato con la collaborazione delle persone con disabilità intellettive della Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento, il primo movimento di Autorappresentanza nazionale, composto da persone con disabilità intellettive e/o relazionale, nato grazie al progetto ANFFAS Io, Cittadino!, di cui il nostro giornale si è già ampiamente occupato a suo tempo.
«Questa iniziativa – spiegano dall’ANFFAS – non rappresenta solo uno strumento per comprendere cosa è stato fatto relativamente all’applicazione e all’implementazione della Convenzione in Italia, ma vuole essere anche un nuovo e ulteriore passo avanti verso la piena accessibilità delle informazioni e la piena inclusione e partecipazione delle persone con disabilità, in particolare intellettive e/o relazionali, nelle attività e nei processi che le riguardano, nel pieno rispetto del motto internazionale Nulla su di Noi, senza di Noi. Auspicando quindi che le Osservazioni del Comitato ONU vengano adeguatamente valutate da chi di dovere per la corretta e piena applicazione della Convenzione, ci auguriamo augura anche che lo stesso testo in versione facile da leggere sia una nuova dimostrazione del grande apporto che le persone con disabilità intellettive e/o relazionali possono dare alla comunità tutta». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale).
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