Un nuovo sit-in di protesta dei lavoratori precari dell’Istituto Statale Sordi di Roma (ISSR) è in corso nella mattinata di oggi a Piazza Montecitorio, nei pressi della Camera dei Deputati, iniziativa promossa dalla NIdiL (Nuove Identità di Lavoro), struttura sindacale della CGIL che rappresenta i lavoratori in somministrazione (ex interinali) e i lavoratori atipici.
«Con tale protesta – si legge in una nota – intendiamo denunciare la perdurante “sordità istituzionale” e ribadire con forza l’urgenza di un intervento in favore dell’ISSR, che non è più in grado di portare avanti le attività e i servizi erogati in tutti questi anni in favore della collettività, e in particolare delle persone sorde, delle loro famiglie e degli operatori del settore socio-educativo; di far fronte alle spese di ordinaria gestione; di corrispondere gli stipendi ai propri lavoratori precari, da sempre privi delle garanzie offerte dai contratti di tipo subordinato e che da due mesi lavorano senza retribuzione».
«La chiusura dell’ISSR – aggiungono dal NIdiL CGIL – che appare ormai alle porte, non causerebbe solo la perdita del lavoro per ventuno persone (di cui otto sorde), ma un danno per la collettività nel suo complesso e per le persone sorde in particolare, a causa della soppressione dei molteplici servizi gratuiti e pienamente accessibili offerti da un Ente dello Stato divenuto un centro di eccellenza sulla sordità, unico in tutto il territorio nazionale». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa NIdiL CGIL Nazionale (Anna Francesca Mannai), comunicazione@nidil.cgil.it.
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