Dopo il successo della prima fase in Umbria, dal 10 al 14 maggio a Terni e a Narni e della seconda fase alla Spezia, dall’11 al 15 giugno, è ormai imminente a Biella, il terzo e ultimo appuntamento, in programma dal 3 all’8 luglio, dei XXXIII Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva.
Sono ben 1.400 gli atleti attesi nella città piemontese – che ha già ospitato la manifestazione nel 2008 e nel 2012 -, provenienti da 14 Regioni italiane, insieme a 7 delegazioni straniere (Austria, Canada, Cipro, Finlandia, Germania, Portogallo e Repubblica di San Marino). Sei, questa volta, le discipline in gara (bocce, bowling, equitazione, nuoto, nuoto in acque aperte e pallavolo), due quelle dimostrative (rugby e vela).
In tutti gli sport, va ricordato, oltre alle gare tradizionali sono previste quelle di sport unificato (Play Unified), attraverso il quale atleti con e senza disabilità intellettiva giocano insieme nella stessa squadra.
È partita dunque già lunedì 26 da Torino la torcia olimpica che sta illuminando il territorio piemontese e che dopo avere percorso circa 346 chilometri e toccato 82 Comuni, giungerà il 4 luglio a Biella, per l’accensione del tripode. Quindi, come di consueto, la cerimonia di apertura, in programma nello stesso giorno, presso lo Stadio La Marmora-Pozzo (ore 20.30), seguirà il classico protocollo olimpico, decretando l’inizio ufficiale dei Giochi, alla presenza della “madrina”, la campionessa mondiale di fioretto Margherita Granbassi.
Sempre il 4 luglio, infine, durante la mattinata e prima delle gare ufficiali del 5-8 luglio, sono previsti i preliminari che testeranno le capacità di ogni atleta, formando, conseguentemente, batterie di pari livello di abilità.
Come già in Umbria e in Liguria, parallelamente alle gare dei Giochi si svolgeranno sia i programmi sportivi non competitivi dello YAP (Young Athletes Program), percorso innovativo di gioco e attività motoria per bambini fino agli 8 anni di età, sia il MATP (Motor Activity Training Program), programma di allenamento studiato per bambini e adulti con disabilità intellettive gravi e gravissime e disabilità fisiche e/o sensoriali, con associata una disabilità intellettiva.
E da ultimo, ma non certo ultimo, durante le manifestazioni gli atleti avranno la possibilità di sottoporsi ad esami medici gratuiti, nell’àmbito del Programma Salute promosso da Special Olympics, che vede l’attuazione di specifici protocolli di accoglienza, prevenzione e diagnosi per persone con disabilità intellettiva e il coinvolgimento di centinaia di volontari clinici. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Special Olympics Italia (Giampiero Casale), stampa@specialolympics.it.
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