«Possiamo descrivere il nostro Progetto Estate Paideia come un’esperienza di crescita, un cambio di prospettiva che permette alle famiglie di vivere una parentesi lontano dallo stress della quotidianità, con la possibilità di stringere nuove amicizie e confrontarsi con altre famiglie, per una migliore percezione di come fronteggiare i problemi più difficili legati alla disabilità dei propri figli»: così Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia di Torino, racconta Estate Paideia, la cui nuova edizione parte in questi giorni di luglio, rivolgendosi come sempre a famiglie di bambini con disabilità (con particolare attenzione a fratelli e sorelle), ospitate per tre settimane in un villaggio turistico in Toscana totalmente accessibile.
L’iniziativa – che dal 2001 ad oggi ha visto la partecipazione gratuita di oltre seicento famiglie, grazie alle donazioni ricevute dalla Fondazione Paideia, supportata costantemente anche da numerosi volontari – è una vacanza “normale”, che però, per molte famiglie di bambini con disabilità, diventa un’esperienza “speciale”, poiché considerata difficile da realizzare, per ragioni sia economiche che organizzative.
Si tratta in sostanza di un’opportunità concreta di inclusione sociale, in grado di aiutare l’intero nucleo familiare a dedicarsi con maggiore serenità alle impegnative sfide della vita di tutti i giorni. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: mbuccino@glebb-metzger.it (Marco Buccino).