Felice Castriota è un commercialista salentino legato alla malavita; sembra spinto dal coraggio, quando denuncia il nome del boss per il quale ha riciclato denaro sporco, ma nella realtà è perché è attratto dal facile guadagno. Pensa che dodici mesi di affidamento in prova al servizio sociale presso l’Opera Don Guanella di Roma passeranno in fretta e potrà ritornare alla vita che ha sempre fatto: soldi, belle donne, divertimento… I suoi primi giorni al Centro Don Guanella sono caratterizzati dal rifiuto della realtà: le persone con disabilità, che deve accudire, gli fanno letteralmente schifo; poi, passo dopo passo, incomincia a farsi voler bene da loro e a rendersi consapevole della straordinaria ricchezza racchiusa in loro…
Parte così la storia del film Ho amici in paradiso, opera prima del regista Fabrizio Maria Cortese, che da alcuni mesi – come segnalato anche nel nostro giornale – è arrivata nelle sale e che è il frutto di un progetto “partito da lontano”, come avevamo ampiamente raccontato lo scorso anno, parlando di «un film contro tutti i luoghi comuni».
Prodotto dalla Golden Hour Films con RAI Cinema, in associazione con l’Opera Don Guanella di Roma e DESI e in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana e con la Fondazione Ente dello Spettacolo, Ho amici in paradiso è stato anche presentato come “evento speciale” alla Festa del Cinema di Roma 2016 (Sezione Alice nella città), dove è stato a lungo applaudito, per la leggerezza e l’amabilità con cui presenta la disabilità intellettiva. Tra i protagonisti, infatti, vale la pena ricordarlo, accanto ad attori professionisti (Fabrizio Ferracane, Valentina Cervi, Antonio Catania, Antonio Folletto, Emanuela Garuccio, Enzo Salvi, Gabriele Dentoni, Erika Blanc), recitano Michele Iannaccone, Stefano Scarfini, Mariano Belvedere, Paolo e Giorgio Mazzarese, Rocco Keci e Daniela Cotogni, tutte persone con disabilità intellettiva, ospiti del Centro di Riabilitazione Don Guanella.
Sarà proprio la proiezione di Ho amici in paradiso al centro della serata intitolata Benvenuti in paradiso, e in programma per domani, mercoledì 5 luglio, a Cinisello Balsamo (Milano), nell’àmbito della 42^ Rassegna Cinematografica Arianteo Villa Ghirlanda.
Un positivo incontro, dunque, tra cinema e disabilità, nel corso di un appuntamento che sosterrà il Progetto Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del budget di salute, avviato nello scorso mese di aprile, con il coinvolgimento di quattro Comuni del Milanese (oltre a Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Cormano e Bresso), i quali per tre anni sperimenteranno il budget di salute per la presa in carico delle persone con disabilità.
A curare tale iniziativa sono l’Azienda Speciale Consortile Insieme Per il Sociale, la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), le Cooperative Sociali Arcipelago, Solaris e Il Torpedone, l’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Diritto Pubblico e Sovranazionale), l’Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) e l’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con il contributo della Fondazione Cariplo, erogato all’interno del terzo bando Welfare in azione e innovazione sociale.
L’intenzione per la serata di domani è quella di fare emergere, proprio tramite la pellicola Ho amici in paradiso, il rapporto tra disabilità e comunità, tema fondamentale del Progetto Inclusione sociale e disabilità, «il quale – come viene sottolineato dalla LEDHA – lancia una sfida importante, quella cioè di tramutare gli attuali costi per la cura e l’assistenza delle persone con disabilità in investimenti nei progetti di vita e nell’attivazione della comunità per la loro inclusione sociale».
«Conoscere i desideri delle persone con disabilità – commenta Emilio Rota, presidente dell’ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – per metterli al centro del loro progetto di vita è il punto di partenza di questo progetto. Partendo da qui, infatti, vogliamo finalmente aprire una finestra di opportunità sulla loro vita».
Un appuntamento, quindi, quello di Cinisello Balsamo, non solo di piacevole svago, ma anche di informazione e di sostegno a quel progetto, cui verrà devoluta parte del ricavato della serata. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).