È verde di nome e di fatto, la Casa Verde di San Miniato (Pisa), struttura che è la sede di un innovativo progetto presentato nei giorni scorsi dall’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa).
Si tratta di un centro di riabilitazione e di assistenza sanitaria e sociosanitaria con trenta posti letto e spazi per la riabilitazione, la cura e la vita sociale.
L’edificio di duemilacinquecento metri quadrati – che un tempo ospitava l’Orfanotrofio Madonnina del Grappa – è stato completamente recuperato e rinnovato e, già dalle prossime settimane, ospiterà un gruppo di donne con disabilità.
Situata tra un bosco di lecci e lo splendido borgo medievale del paese, la Casa Verde è stata costruita con criteri antisismici, di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico. Il lavoro ha richiesto un investimento di 5 milioni di euro.
La Fondazione Stella Maris è da tempo impegnata nel rinnovamento di tutte le sue strutture, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza, e di rendere il ricovero più sicuro e “tagliato” sulle caratteristiche delle persone con disabilità che vi saranno ospitate. Saranno infatti attivati percorsi riabilitativi specifici con nuovi laboratori, ed è prevista una stretta integrazione con le scuole, con il mondo sportivo e il volontariato.
«Siamo molto felici – ha dichiarato Giuliano Maffei, presidente della Fondazione Stella Maris, in occasione della presentazione di Casa Verde – che le nostre ragazze, i nostri ospiti, i nostri dipendenti facciano rientro a San Miniato nella loro bellissima casa immersa nel verde di queste magnifiche colline, sapientemente ristrutturata e ampliata con tutti i comfort e le tecnologie che l’attenzione al mondo della fragilità neuropsichiatrica richiede. Una vera e propria “Casa Verde”, dunque».
«Oltre che a casa – ha aggiunto – ciò rappresenta il rientro all’interno della Comunità di una città, quella di San Miniato, che da sempre ha saputo riconoscere nella fragilità dei nostri ospiti un punto di forza per la costruzione della società civile, cioè una vera e propria riserva di ossigeno valoriale, che permette a tutti gli abitanti del territorio, a tutti i bambini e i ragazzi delle scuole, di comprendere quali siano davvero le cose che contano nella vita, quali le cose essenziali».
«Il rinnovamento della Casa Verde – ha sottolineato dal canto suo Roberto Cutajar, direttore generale della Fondazione Stella Maris – cade anche in un particolare periodo storico che vede una maggiore articolazione delle risposte alle esigenze e ai bisogni delle persone con grave disabilità neuropsichica. Mi riferisco in particolare alla Legge 112/16 [“Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, nota anche come “Legge sul Dopo di Noi”, N.d.R.], che prevede progetti di abitazione in piccoli nuclei abitativi in un contesto urbano. L’investimento su Casa Verde e la decisione di confermare la bontà del progetto riabilitativo connesso di residenzialità è effettuato nell’assoluta convinzione che le due risposte non solo non siano in contraddizione, ma rispondano a tipologie di disabili con bisogni completamente diversi. Per questo le attività di Casa Verde continueranno ad essere impostate nel segno della massima inclusione sociale e partecipazione alla vita del territorio sanminiatese, in un continuo scambio reciproco di esperienze e valori di vita. Oltre cinquant’anni di attività ci supportano nella nostra convinzione che siamo sulla strada giusta». (Simona Lancioni)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione IRCCS Fondazione Stella Maris (Roberta Rezoalli), r.rezoalli@gmail.com.
La presente nota riprende – con alcuni riadattamenti – un testo apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) (con il titolo Rinnovata la «Casa Verde» di San Miniato) di cui è responsabile Simona Lancioni. Per gentile concessione.
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