Non sempre coincidono accessibilità e facilità d’uso

di Stefania Leone*
Pur collocandosi ampiamente al di sopra della media delle varie compagnie aeree europee e mondiali, il sito di una compagnia low cost, recentemente rinnovato per consentire una più facile fruizione anche da parte dei clienti con ridotte capacità sensoriali o difficoltà motorie, dimostra che non sempre l’accessibilità coincide con una maggiore facilità d’uso, specie se non si chiede a coloro che utilizzano un lettore di schermo (“screen reader”) di testare quel sito, prima di renderlo pubblico
Non vedente in un aeroporto, accompagnato da un assistente
Un giovane con disabilità visiva accompagnato da un assistente all’interno di un aeroporto

In un articolo del giugno scorso di «Travelnostop – Il giornale del travelling italiano», si legge, a proposito della compagnia aerea low cost Eurowings, che ne è stato «potenziato il sito» il quale «adesso consente una più facile fruizione anche da parte dei clienti con ridotte capacità sensoriali o difficoltà motorie». Nello stesso articolo si legge inoltre che «gli utenti che utilizzano gli screen reader [“lettori di schermo”, N.d.R.], troveranno ora un sito su cui è molto più facile navigare, trovare informazioni e prenotare biglietti aerei».

Abbiamo fatto qualche test e – non conoscendo la precedente versione del sito – siamo certi che sia migliorato. Tuttavia, ci sono ancora diversi problemi nel considerarlo di facile consultazione.
Premetto che prenotare voli sul web è un’esperienza faticosa e spesso frustrante per chi utilizzi uno screen reader, fatto in definitiva non smentito nemmeno da Eurowings.com. Si tratta infatti di un sito molto verboso, ovvero in cui lo screen reader “parla troppo”, perché contiene eccessive informazioni all’interno della stessa pagina, ciò che potrebbe far perdere l’orientamento a un utente poco esperto; inoltre, tanto per citare un problema, i nomi dati alle Regioni e le etichette dei controlli sono ampollosi e allungano i tempi di fruizione.
Pur rispettando quindi le regole tecniche delle WCAG 2.0 [Linee Guida per l’accessibilità dei contenuti nel web, N.d.R.], il sito risulta accessibile, ma alla fine poco usabile.
Un utente non vedente, ad esempio, che è solito prenotare voli online, ha provato a cercarne uno e a consultare le destinazioni raggiunte dalla compagnia aerea: è riuscito a completare entrambi i processi, ma con un po’ di fatica di troppo; tra l’altro, non è ben chiaro se Eurowings effettui voli con mezzi propri o rivenda voli di altri vettori.

È pertanto evidente che sia stato fatto il possibile per rendere accessibile un sito molto complesso, ma probabilmente non è stato chiesto a coloro che utilizzano uno screen reader di testarlo prima che esso fosse pubblicato.
A tal proposito va anche rilevato che purtroppo tutti i siti web di prenotazione viaggi sono piuttosto complicati, il che non è una buona notizia, ma semplicemente un dato di fatto.

In conclusione si può dire che in una scala tra “insufficiente” e “ottimo”, Eurowings.com strappi un voto “discreto”, collocandosi ampiamente al di sopra della media dei siti delle compagnie aeree europee e mondiali.

Consigliere del Direttivo di ADV (Associazione Disabili Visivi), informatico ed esperta di accessibilità del web. Il presente testo (per il contributo al quale Stefania Leone ringrazia Fabrizio Marini) è già stato reso pubblico nelle audio riviste curate dall’ADV e viene qui ripreso – con alcuni minimi riadattamenti – per gentile concessione.

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