È approdato in questi giorni al Porto Turistico di Roma, Lo Spirito di Stella, il ben noto catamarano accessibile progettato da Andrea Stella, completando la terza delle nove tappe italiane del Progetto WoW, acronimo di Wheels on Waves (“Ruote sulle onde”), iniziativa da noi ampiamente presentata a suo tempo e voluta per lanciare un messaggio universale di uguaglianza e un appello ad abbattere tutte le barriere fisiche, mentali e culturali.
Come avevamo infatti raccontato sin dalla fine di aprile, Lo Spirito di Stella era partito allora da Miami – città particolarmente significativa per Andrea Stella, in quanto proprio lì, diciassette anni fa, un proiettile vagante gli aveva leso la colonna vertebrale -, facendo tappa successivamente a Norfolk, Annapolis e Great Kills. Quindi, a New York, c’era stato l’incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, che gli aveva affidato in custodia la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Era seguita la lunga traversata dell’Oceano Atlantico, fino ad arrivare in giugno in Portogallo e ripartire poi per Gibilterra, Spagna e Francia, con l’arrivo nel nostro Paese il 25 agosto alla Spezia, dopo avere percorso ben 6.500 miglia.
Da lì ha preso il via la fase finale del viaggio, che vivrà il proprio momento principale il 13 settembre prossimo, con la consegna a Papa Francesco, da parte di Andrea Stella, della Convenzione ricevuta a New York. In tale occasione, i componenti di WoW saranno insigniti del titolo di “Ambasciatori della pace nel mondo”, mentre nel frattempo Lo Spirito di Stella avrà già ripreso il proprio viaggio verso Napoli, Messina, Crotone, Rimini e Trieste, con destinazione finale il 15 ottobre a Venezia.
Come abbiamo di volta in volta ricordato, seguendo le varie tappe di WoW, tante storie di vita e di coraggio si sono date il cambio a bordo del catamarano accessibile, dopo la partenza in Florida. In totale, infatti, sono già state più di cinquanta le persone che hanno preso parte al progetto, di età, origine, culture e abilità differenti, «una grande “famiglia inclusiva” – sottolinea Andrea Stella – con la quale ogni membro dell’equipaggio ha imparato a valorizzare le proprie diversità». E nuovi protagonisti sono ora pronti per salire a bordo, in vista dell’ultima fase del viaggio. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Floriana Pigato (press@wheelsonwaves.com).
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