Per Gabriella Bertini – coraggiosa donna con disabilità, scomparsa nel 2015, che tante lotte condusse, in anni difficili, in favore della dignità e dei diritti delle persone con disabilità, vero simbolo di Vita Indipendente, che fu tra l’altro la prima donna con disabilità in Italia alla guida di un’autovettura e anche la prima ad adottare un figlio – il futuro consisteva soprattutto nella realizzazione di un sogno, ovvero del Progetto Casa Gabriella, che desse completezza nel tempo al percorso assistenziale garantito dall’Unità Spinale Unipolare di Firenze.
Un’altra tappa verso la concreta realizzazione di quel sogno è l’incontro che si tiene oggi, 25 settembre nel capoluogo toscano (Sala delle Feste del Consiglio della Regione Toscana, Palazzo Bastogi, ore 14.30), intitolato appunto Dall’Unità Spinale Unipolare a “Casa Gabriella”. Cresce l’aspettativa di vita della persona con lesione midollare: le nuove necessità e le risposte assistenziali e sanitarie, a cura dell’Associazione Toscana Paraplegici e di Medicina Democratica.
Dopo i saluti di Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale Toscano e l’introduzione di Manuela Cappellini, presidente dell’Associazione Toscana Paraplegici, vi interverranno Raffaele Goretti, presidente dell’Osservatorio Regionale Umbro sulla Condizione delle Persone con Disabilità (Dall’Unità Spinale Unipolare a “Casa Gabriella” il percorso per l’autonomia della persona con lesione al midollo spinale tra diritti e nuove aspettative sociali e socio-assistenziali), Salvatore Ferro, dirigente medico del Servizio di Assistenza Ospedaliera della Regione Emilia Romagna e Laura Valsecchi, presidente del CNOPUS (Coordinamento Nazionale Operatori Professionali Unità Spinali), oltreché componente del Direttivo Nazionale di Medicina Democratica (Epidemiologia e organizzazione dell’assistenza per le persone con lesione midollare).
A dare poi ulteriore sostanza all’appuntamento, vi sarà una tavola rotonda, condotta da Piergiorgio Duca, presidente di Medicina Democratica, alla quale parteciperanno Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, Beniamino Deidda, magistrato, Giulio Del Popolo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Alessio Focardi, delegato per la Provincia di Firenze del CIP (Comitato Italiano Parolimpico), Gavino Maciocco dell’Università di Firenze, Monica Piovi della Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale della Regione Toscana e Monica Sgherri, già consigliera regionale della Toscana.
È inoltre prevista la presenza di Stefania Saccardi, assessore al Diritto alla Salute, al Welfare e all’Integrazione Sociosanitaria della Regione Toscana, di Sara Funaro, assessore al Welfare e Sanità, all’Accoglienza e Integrazione, alle Pari Opportunità e alla Casa del Comune di Firenze e di un rappresentante dell’INAIL.
A chiudere poi la giornata nel migliore dei modi, alle 19, presso il vicino Teatro della Compagnia, vi sarà la rappresentazione teatrale Volevo solo cambiare il mondo, tutta dedicata a Gabriella Bertini, ai suoi amici e compagni, alle loro lotte e speranze.
Il testo – liberamente tratto dal libro È tempo di travasare i sogni. Dall’Unità Spinale a Casa Gabriella e altre lotte di Giulia Malavasi, Donato Santandrea e Fanny Di Cara – è di Giuseppe Della Misericordia, la direzione tecnica di Lorenzo Castagnoli, la drammaturgia e la regia di Duccio Barlucchi, mentre gli interpreti saranno Arianna Ninchi e Laura Formenti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: contatto@atponlus.org.
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