Quel nuovo papà non è solo!

«Ci piacerebbe conoscere questo neo papà, per fargli sapere che non è solo. Le persone con sindrome di Down, proprio come tutti gli altri, hanno il diritto di essere felici e di avere reali opportunità di inclusione nel contesto sociale nel quale vivono». Lo dichiara Antonella Falugiani, presidente del CoorDown, a proposito della vicenda riguardante il mancato riconoscimento di una neonata da parte della mamma naturale e il successivo rifiuto di sette coppie di aspiranti genitori di adottare la piccola, nata con sindrome di Down e affidata poi dal Tribunale Minorile a un papà single
Bimba con sindrome di Down
Una bimba con sindrome di Down

«Ci piacerebbe conoscere questo neo papà, per fargli sapere che non è solo. Noi siamo disponibili, attraverso le nostre Associazioni sul territorio a lui più vicine, a sostenerlo e a metterlo in contatto con altri genitori, in modo che possano condividere esperienze e conoscenze. Le persone con sindrome di Down, proprio come tutti gli altri, hanno il diritto di essere felici e di avere reali opportunità di inclusione nel contesto sociale nel quale vivono».
Lo dichiara in una nota Antonella Falugiani, presidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), a proposito della vicenda riguardante il mancato riconoscimento di una neonata da parte della mamma naturale e il successivo rifiuto di sette coppie di aspiranti genitori di adottare la piccola, nata con sindrome di Down e affidata poi dal Tribunale Minorile a un papà single.

«La decisione del Tribunale dei Minori di Napoli – si legge nella nota diffusa dal CoorDown – di applicare l’articolo 44 della Legge 184/83, che consente, in casi particolari, l’adozione di bambini anche da parte di chi non è sposato, e il bellissimo gesto di disponibilità del papa single hanno decisamente risollevato gli animi, dopo la nostra iniziale reazione di sgomento. E tuttavia la strada da fare per superare pregiudizi e luoghi comuni ci sembra ancora lunga. Esprimiamo dunque piena solidarietà all’uomo che ha deciso di adottare la bimba e ci schieriamo al suo fianco, come sottolineato dalla presidente Falugiani, per supportarlo, se lo vorrà, nel percorso che lo aspetta e nella battaglia contro gli stereotipi con cui dovrà convivere quotidianamente».

Crediamo, ancora una volta – concludono dal Coordinamento – che il problema principale sia la mancanza di informazione sulla sindrome di Down, un vuoto di conoscenza che genera autentici corto circuiti culturali, come anche questo episodio di cronaca dimostra. In un caso del genere, piuttosto che la mancanza di una famiglia in cui crescere o l’affido in istituto, ben venga l’adozione da parte di un single!».
Proprio i temi relativi al superamento dei pregiudizi nei confronti delle persone con sindrome di Down saranno al centro, lo ricordiamo, della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down dell’8 ottobre, di cui abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@coordown.it (Oreste Torre).

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