Avevamo parlato, nel giugno scorso, di una sorta di “rinascimento” per il Servizio del Libro Parlato, ripristinato a Napoli dall’UICI locale (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), grazie alla collaborazione con l’UNIVOC partenopea (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro-Ciechi) e ubicato presso la sede di quest’ultima Associazione (Via Santa Maria di Costantinopoli, 19).
Circa sei mesi dopo, quindi, è giunto il momento dei primi bilanci, che risultano del tutto positivi. Per citare qualche dato, infatti, sono state scaricate, masterizzate su CD-ROM e consegnate oltre duecento opere a decine di utenti; sono stati avviati i contatti con numerosi donatori di voce, tra i quali qualcuno già lettore del Servizio del Libro Parlato ancor prima della chiusura del Centro Regionale di Distribuzione; sono stati consegnati ai donatori volontari già parecchi libri forniti dagli utenti per avviarne la registrazione, due dei quali già completati, consegnati agli utenti stessi, e che entro breve verranno inseriti nel catalogo nazionale delle opere di secondo livello.
I tre volontari del Servizio Civile destinati a queste attività sono stati formati dal referente Domenico Vitucci, sia per la fase del download e della distribuzione delle opere, sia per quella delle registrazioni dei nuovi libri con i donatori di voce. Oggi, quindi, riescono a condurre il servizio quasi autonomamente, coordinandosi tra loro.
«Nella cabina di registrazione recuperata e insonorizzata mediante l’installazione di pannelli fonoassorbenti piramidali – spiega lo stesso Vitucci -, è stata attrezzata una postazione con un computer, un mixer e un microfono a condensatore, che può essere utilizzato dai donatori di voce, i quali hanno facoltà di decidere se registrare a casa propria con una propria strumentazione o presso la sede del Libro Parlato. Per diffondere inoltre il servizio tra gli studenti di tutte le età, è stata inviata una comunicazione alle scuole della Provincia ove siano presenti alunni con disabilità visiva. Sul fronte delle Università, invece, è già attiva una collaborazione con la Suor Orsola Benincasa di Napoli, con la quale l’UICI di Napoli sta stipulando un protocollo di intesa, e si sta cercando di diffondere il servizio anche negli altri Atenei della Città Metropolitana, mediante gli appositi uffici per i servizi agli studenti con disabilità. E ancora, si sta intraprendendo una collaborazione con l’AID (Associazione Italiana Dislessia), per rendere fruibile il servizio anche da parte delle persone con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), come appunto la dislessia, senza contare i tanti articoli dedicati al servizio stesso, pubblicati da quotidiani e periodici, sia a carattere nazionale, sia a carattere locale».
«Tanto dunque si è fatto – conclude Vitucci – ma tantissimo si potrà ancora fare, per rendere il Libro Parlato un servizio sempre più presente tra i soci UICI/UNIVOC e non dell’intero territorio della Città Metropolitana di Napoli». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: libroparlato@uicinapoli.it.