«La fotografia può rappresentare uno strumento utile per aiutare bambini e giovani ad esprimersi liberamente, conoscendo meglio se stessi e gli altri, ad essere valorizzati e integrati nel contesto sociale in cui vivono. Questa iniziativa è nata per includere bambini e ragazzi che convivono con la distrofia muscolare di Duchenne e Becker, insieme a loro coetanei non disabili, nell’ottica di permettere loro di avvicinarsi a discipline e attività accessibili, che possano appassionarli anche al di là della conclusione del progetto, accompagnandoli durante la loro crescita».
Era nato su queste basi il Progetto Altrizoom: piccoli sguardi in fotografia, iniziativa promossa a Torino da Parent Project – l’Associazione di genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker – con il contributo della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), nell’àmbito del bando Vivo Meglio 2016, come avevamo riferito a suo tempo.
Il tutto si è articolato in un percorso gratuito di laboratori e incontri di stampo ludico dedicati appunto alla fotografia, in collaborazione con diverse realtà territoriali, aperto a bambini e ragazzi con e senza disabilità motorie. Tra le fotografie scattate durante tali appuntamenti è stata effettuata una selezione e alcune tra le più belle sono state inserite in un’omonima mostra, inaugurata il 4 novembre scorso e aperta ora, fino al 12 novembre, nello spazio della Caffetteria Bagni Municipali di Torino (Casa del Quartiere di San Salvario), dalle 9 alle 24 (da martedì a giovedì e domenica) e dalle 9 alle 2 venerdì e sabato. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Poletti (e.poletti@parentproject.it).