Alla vigilia della Giornata Internazionale della Disabilità del 3 Dicembre, Sulla Via di Damasco – noto programma televisivo di approfondimento culturale e religioso, dedicato al tema del Cattolicesimo e condotto sui Raidue da monsignor Giovanni D’Ercole, con Vito Sidoti – dedicherà la propria puntata del 2 dicembre (ore 7.55) al mondo della disabilità grave, presentandola come «una realtà scomoda della nostra società, stretta tra il rischio dell’isolamento e l’incubo di un possibile ritorno a quelle strutture disumane e coercitive che sembravano finalmente smantellate».
Per l’occasione sarà in studio Marco Espa, presidente della Federazione ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) e componente della Giunta Nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ma soprattutto papà di Chiara, affetta dalla nascita da una grave lesione cerebrale e morta a soli 27 anni. Espa si soffermerà dunque sia sulla realtà di chi vive una disabilità in casa, sia del suo impegno civico insieme a tanti altri genitori.
Il programma si recherà poi con le proprie telecamere a Cagliari, per dare voce ad alcune famiglie che quotidianamente affrontano la sfida più difficile dell’autonomia dei figli a scuola, nella società, al lavoro.
In particolare, il primo servizio sarà dedicato a Paolo Puddu, giovane con tetraparesi spastica del quale anche «Superando.it» si è a suo tempo ampiamente occupato, che grazie a un piano personalizzato derivante dalla Legge 162/98 e alla determinazione di tutta la sua famiglia, ha potuto raggiungere il sogno della sua vita, laurearsi cioè in Lettere, comunicando solo con gli occhi.
Seguirà la storia di Luisanna Loddo, presidente dell’ABC Sardegna e mamma di Maria Antonietta (Mari), persona con da tetraparesi spastica. «La sua – sottolinea Emiliano Fiore della redazione di Sulla Via di Damasco – è una grande lezione d’amore, che dimostra come non esistano traguardi impossibili, oltre al fatto che per sconfiggere lo stigma del “proprio a me doveva capitare,” serve fare rete, il “noi”».
La trasmissione si concluderà con la storia della Nazionale Italiana di Calcio Amputati, che ha la propria sede a Correggio (Reggio Emilia) e che è sorta ormai da alcuni anni, per volontà di Francesco Messori, un ragazzo nato senza una gamba, ma con una grande passione per il calcio. Oggi la squadra – costituitasi sotto l’egida della Presidenza del CSI (Centro Sportivo Italiano) – fa ufficialmente parte della WAFF, la Federazione Mondiale di Calcio Amputati e recentemente ha ottenuto la qualificazione ai Mondiali del 2018 che si giocheranno in Messico. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Emiliano Fiore (emilianofiore90@gmail.com).