Non parliamo questa volta – almeno direttamente – della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ma di un’altra importante Convenzione delle Nazioni Unite, approvata un po’ di anni prima e ad oggi ratificata da oltre 190 nazioni, cioè praticamente da quasi tutti i Paesi del mondo.
Si tratta della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – d’ora in poi semplicemente CRC – che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò esattamente il 20 novembre 1989 a New York e che entrò in vigore il 2 settembre 1990. L’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991, tramite la Legge 176/91.
Anche qui – così come per la Convenzione sulla Disabilità – per verificare che i princìpi sanciti dall’importante documento vengano effettivamente rispettati, le Nazioni Unite chiedono ad ogni Stato di redigere e presentare ogni cinque anni un rapporto di fonte istituzionale, ma per dare voce anche al punto di vista della società civile, le Organizzazioni Non Governative e del Terzo Settore hanno la possibilità di elaborarne a proprio volta uno supplementare.
Proprio per questa ragione, dalla fine del 2000 è attivo nel nostro Paese il Gruppo di Lavoro per la CRC che già nell’anno successivo pubblicò il suo 1° Rapporto, supplementare a quello che il Governo Italiano aveva precedentemente presentato alle Nazioni Unite.
In seguito il Gruppo ha deciso di proseguire nella propria opera di monitoraggio, redigendo annualmente un rapporto di aggiornamento, sempre volto a verificare lo stato di applicazione della Convenzione ONU. L’ultimo è stato quello della primavera del 2016 (9° Rapporto di aggiornamento), ed è ora imminente la presentazione del 3° Rapporto Supplementare, che completerà il ciclo di monitoraggio avviato nel 2011 e verrà poi inviato al Comitato ONU preposto ad esaminare la situazione dell’Italia, ciò che avverrà nel prossimo anno.
La presentazione è in programma per la mattinata di domani, 6 dicembre, a Roma, presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, alla presenza di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di Filomena Albano dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e di un rappresentante della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Ad oggi Sono oggi ben 96 le associazioni e le organizzazioni non profit a far parte del Gruppo CRC, con il coordinamento di Save the Children Italia.
Tra di esse, ormai da qualche anno, vi è anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), insieme, tra le altre, all’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), alla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), all’Associazione L’abilità di Milano e alle Fondazioni Emanuela Zancan e Paideia.
Si tratta di organizzazioni che fanno valere la propria presenza nel Gruppo di Lavoro per la CRC in modo sostanziale, ponendo segnatamente in piena luce le gravi condizioni di discriminazione e di violazione dei diritti umani, subiti ancora sin troppo spesso dai bimbi e dalle bimbe con disabilità, che per definizione sono “i più vulnerabili tra i vulnerabili”. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: coordinamento@gruppocrc.net.