È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) del 12 ottobre scorso, ovvero, più semplicemente, il Secondo Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità.
«Questo per noi è un punto di arrivo – commenta Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – ma ancor più un punto di partenza. L’adozione, infatti, del Programma come Decreto del Presidente della Repubblica e, finalmente, la formale pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è il punto finale di uno scrupoloso e appassionato lavoro dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, nell’àmbito del quale abbiamo partecipato attivamente, insieme a molti altri, all’elaborazione di questo documento, che vuole rappresentare da un lato la confermata espressione di diritti umani e di cittadinanza, dall’altro essere un riferimento anche organizzativo per il cambiamento delle politiche e dei servizi in una logica inclusiva».
Il Programma di Azione, lo ricordiamo, è sostanzialmente un documento che pone con chiarezza gli obiettivi e le modalità per garantire finalmente i diritti umani delle persone con disabilità e nel quale tutti gli àmbiti trattati sono centrali per la concreta applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: diritto allo studio, al lavoro, alla salute, alla mobilità, alla vita indipendente, al riconoscimento della condizione di disabilità, agli interventi in ambito di cooperazione internazionale, ai sistemi di rilevazione statistica.
Va registrata poi anche la recente ricostituzione del citato Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Come si combinino i due provvedimenti, lo sottolinea ancora il Presidente della FISH, che dichiara: «Anche in questo senso il Programma costituisce un nuovo punto di partenza per il Parlamento, il Governo, i Ministeri, le Regioni, i Comuni e vari altri attori istituzionali cui sono indicate specifiche linee di azione concrete. Ma è anche per noi una cartina di tornasole, uno strumento ulteriore per monitorare e stimolare l’avanzamento dell’applicazione del Programma e dei principi della Convenzione ONU. Lo faremo sia nell’Osservatorio che proseguendo nella nostra quotidiana e incessante attività». (S.B.)
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