Dopo il successo ottenuto nello scorso anno scolastico (se ne legga la presentazione anche sulle nostre pagine), con il coinvolgimento di ben 5.371 istituti scolastici a livello nazionale e di 143.291 insegnanti, sono nuovamente aperte fino all’8 gennaio le iscrizioni al quarto turno del progetto formativo di e-learning (apprendimento online) denominato Dislessia Amica, rivolto alle scuole primarie e a quelle secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di renderle effettivamente inclusive per gli alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento).
L’attività formativa prenderà successivamente il via il 10 gennaio, per concludersi il 31 marzo.
Iniziativa gratuita, Dislessia Amica è stata voluta dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) e dalla Fondazione TIM, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. (S.B.)
A questo link è disponibile un approfondimento sulla nuova edizione del Progetto Dislessia Amica. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa AID – LIFE (Anna Morabito), amorabito@lifecommunication.agency.
La dislessia, gli altri disturbi specifici di apprendimento e l’AID
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata nel 1997 con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima colpisca circa 1.900.000 persone. L’Associazione lavora in particolare per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA. È aperta ai genitori e ai familiari di bambini dislessici, ai dislessici adulti, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici). (S.B.)
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