Immagine di sé, cura personale e benessere psicologico nella disabilità visiva

Abbattere lo stereotipo secondo cui alle persone cieche e ipovedenti non interessa il proprio aspetto esteriore, perché non possono percepirsi visivamente, favorendone al tempo stesso l’autonomia e migliorandone il benessere fisico e psicologico: nasce con questi obiettivi il progetto “Come mi vedo e come mi sento: immagine di sé, cura personale e benessere psicologico nella disabilità visiva”, che prende il via oggi, 16 gennaio, a Cagliari, nell’àmbito dell’iniziativa “Stessa strada per crescere insieme”, che vede coinvolte l’UICI e l’Ordine degli Psicologi

Giovane donna cieca

Una giovane donna non vedente

Prende il via oggi, 16 gennaio, a Cagliari, la fase pratica del progetto denominato Come mi vedo e come mi sento: immagine di sé, cura personale e benessere psicologico nella disabilità visiva, nato all’interno delle iniziative del gruppo “Stessa strada per crescere insieme” della Regione Sardegna, formato da venti psicologi che collaborano con le sedi provinciali dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e con l’Ordine degli Psicologi, allo scopo di offrire un servizio di sostegno e supporto psicologico ai genitori dei bambini e dei ragazzi ciechi e ipovedenti, creando una rete sul territorio con altri professionisti e promuovendo una cultura dell’informazione e della formazione specifica sulla disabilità visiva e sulle pluridisabilità.

Presentato al pubblico durante un seminario nell’ottobre scorso presso l’UICI di Cagliari, il progetto prevede da una parte un corso di trucco per donne cieche e ipovedenti, in cui le partecipanti potranno apprendere le strategie e gli strumenti per creare un trucco completo in totale autonomia, dall’altra parte alcuni incontri in cui verranno affrontate tematiche psicologiche relative alla percezione di sé, all’autostima e al benessere psicologico nella disabilità visiva.
«Puntiamo principalmente – spiega la psicologa Roberta Saba, coordinatrice dell’Area Sardegna di “Stessa strada per crescere insieme” – ad abbattere lo stereotipo secondo cui alle persone cieche e ipovedenti non interessa il proprio aspetto esteriore, perché non possono percepirsi visivamente. Per questo offriremo uno spazio di apprendimento sugli strumenti utili alla cura estetica del proprio corpo, il tutto per favorire l’autonomia nella vita quotidiana delle persone con disabilità visiva, migliorando il benessere fisico e psicologico di chi vive una condizione di svantaggio».

Per quanto riguarda la fase pratica, essa sarà curata da Gabriella Serci, titolare della Bottega dei Sogni Bio, bioprofumeria di Cagliari, e si svolgerà in piccoli gruppi, permettendo alle partecipanti di acquisire tutti i segreti della cura del viso e del make-up. Gli incontri di gruppo, invece, saranno condotti da Maria Carmela Sotgiu, psicologa esperta in tematiche relative alla disabilità visiva e alla psicologia del benessere, ideatrice e responsabile del progetto.
Finanziata in parte da una raccolta fondi sul web e patrocinata dall’UICi di Cagliari, l’iniziativa vedrà complessivamente coinvolte otto partecipanti con disabilità visiva. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Roberta Saba (dottsaba@gmail.com).

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