Li chiamano “esperti per esperienza” e come riferisce l’Agenzia «Redattore Sociale», «sono genitori e parenti di persone con disabilità che “ci sono già passati” e che adesso si mettono a disposizione, per dare “un supporto umano, da persona a persona” a chi scopre di essere nella loro stessa situazione, direttamente in ospedale».
È questa la sostanza di un progetto sociale del Comune di Reggio Emilia e dell’Azienda Speciale reggiana Farmacie Comunali Riunite, realizzato insieme all’AUSL locale, al Consorzio di Cooperative Sociali Oscar Romero e all’Associazione Sentiero Facile, nell’àmbito del programma municipale Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Sono esattamente ventiquattro i cittadini volontari che, dopo avere partecipato a un corso di formazione per imparare a comunicare e a gestire le emozioni delle famiglie cui viene comunicata una diagnosi di disabilità, già dalle prossime settimane potrebbero recarsi in alcuni reparti degli Ospedali di Reggio Emilia e Correggio, per incontrarle, condividere il proprio vissuto, fornire informazioni pratiche, o anche semplicemente parlare o raccogliere uno sfogo o un abbraccio.
Da ricordare per altro che questa “consulenza” si attiverà solo su richiesta: saranno pertanto i professionisti sanitari e gli psicologi dei Reparti di Neonatologia, Pediatria, Neuropsichiatria Infantile, Genetica Clinica, Unità Gravi Disabilità Infantili e Reumatologia Pediatrica presso l’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e di Riabilitazione Neurologica al San Sebastiano di Correggio, a segnalare l’opportunità del servizio ai propri pazienti. (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa).
Per ulteriori approfondimenti, accedere al sito del Programma Reggio Emilia Città Senza Barriere.