La FISH come sintesi delle realtà associative: insieme sul territorio

Punto di riferimento e al tempo stesso sintesi delle realtà associative presenti sui vari territori, per intraprendere insieme un percorso volto ad ottenere risposte concrete e non più rinviabili, rispetto ai diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie: questo vuole essere la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), come è emerso con chiarezza nei giorni scorsi a Udine, durante uno degli incontri di queste settimane tra Vincenzo Falabella, presidente nazionale della Federazione e le Delegazioni Regionali della stessa

Udine, gennaio 2018, incontro tra FISH e Associazioni del Friuli Venezia Giulia

Foto di gruppo per l’incontro di Udine tra la FISH (al centro il presidente nazionale Vincenzo Falabella) e le realtà associative del Friuli Venezia Giulia

Nell’àmbito di un ciclo di confronti diretti tra Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e le Delegazioni Regionali della Federazione stessa, si è tenuto nei giorni scorsi un incontro presso la sede della Provincia di Udine, che ha permesso ai vari rappresentanti associativi locali di aprire un tavolo di confronto su numerosi temi, con l’obiettivo di costruire un momento di cittadinanza, all’insegna della concretezza sulle politiche riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie.
Infatti, per mantenere sempre attivo il lavoro del movimento impegnato per i diritti delle persone con disabilità, è fondamentale la continuità sul territorio e proprio per questo la FISH ha voluto intraprendere un viaggio nelle varie Regioni italiane, per condividere e conoscere le criticità espresse dalla “base”, anche in vista dell’ormai prossima tornata elettorale nazionale, sulla quale – va ricordato – la Federazione ha recentemente reso pubblico un proprio appello a tutte le forze politiche.

Alla presenza dunque di alcuni delegati delle realtà associative, l’assessore della Provincia di Udine Elisa Asia Battaglia ha espresso il pensiero della propria Amministrazione rispetto alla necessità di una politica attiva verso le persone e le famiglie più fragili. In tal senso va ricordato che già nel 2015 la Provincia di Udine ha recepito la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, proponendone un’ampia diffusione e cercando quindi di rendere le politiche più adeguate a tutti i cittadini, tramite un nuovo modello di convivenza e di acquisizione dei diritti.
Successivamente Giampiero Licinio, presidente della FISH Friuli Venezia Giulia, ha introdotto i lavori dell’incontro, sollecitando innanzitutto i Comuni di Gorizia, Pordenone e Udine (Trieste lo ha già fatto) al recepimento della stessa Convenzione ONU, come punto di riferimento ideale etico e politico, strada necessaria, questa, per renderne i princìpi realmente concreti, tramite uno specifico programma di azione.
«La Giunta Regionale – ha aggiunto Licinio – non ha compiuto ad oggi alcun atto in tal senso, nonostante i vari incontri da noi avuti con l’assessore Maria Sandra Telesca. E va anche sottolineata la mancanza di un Osservatorio Regionale che possa fungere da contrappeso alla Consulta Regionale».

Dal canto suo, Falabella ha espresso soprattutto l’importanza di costruire un momento di cittadinanza, mantenendo la continuità sul territorio. Ci sono infatti concetti fondamentali, come la vita indipendente, il “Dopo di Noi”, l’uguaglianza e l’inclusione, i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e le problematiche degli assistenti di cura familiari (caregiver), ma a livello locale assumono grande importanza anche altri temi, particolarmente sentiti sul territorio.
Si pensi ad esempio alla vicenda dei quattro lavoratori con disabilità dell’Area Science Park di Padriciano (Trieste), cui all’inizio del 2016 non era stato rinnovato il contratto. Il tutto – come ampiamente riferito a suo tempo anche da «Superando.it» – era finito in Senato, grazie al pressing della FISH e delle Associazioni, portando a un’Interrogazione di Laura Fasiolo, alla quale si è da poco data risposta con un atto emanato dalla Conferenza Stato-Regioni, ove si chiarisce l’interpretazione corretta della Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), così come l’avevano interpretata le Associazioni.
Si è trattato di una situazione che ha fatto toccare con mano l’inerzia degli Uffici Regionali e Provinciali, e che soprattutto è costata il posto di lavoro a quelle persone con disabilità le quali, nonostante il documento della Conferenza Stato-Regioni, non verranno più riassunte dall’Ente, grazie ad alcune “scappatoie” che di fatto eludono la norma.

Durante l’incontro si è poi parlato di alternanza scuola-lavoro, di servizio civile, del Progetto Disability Card, recentemente lanciato dalla FISH (se ne legga ampiamente a questo link) e del Secondo Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, sempre facendo emergere la pressante necessità di istituire un Osservatorio Regionale.
E ancora una volta il filo rosso del dibattito, al quale si è collegato Falabella nelle sue conclusioni, è stato l’importanza di lavorare sul territorio, cercando di alimentare un confronto concreto tra le Associazioni, «utile – è stato detto – anche per le future generazioni, per garantirne i diritti di cittadinanza e uguaglianza». E a tal proposito, proprio la FISH intende diventare al tempo stesso punto di riferimento e sintesi delle realtà locali, «che dovranno essere riconosciute – si è dichiarato da più parti – dalla Consulta Regionale».

«Questo e gli altri incontri che stiamo conducendo – ha dichiarato il Presidente Nazionale della FISH – è un momento di partecipazione attiva molto importante per il nostro movimento, innanzitutto dal punto di vista della conoscenza delle singole situazioni locali, in zone dove la cultura territoriale è fortemente marcata. L’obiettivo finale è quello di trarne ogni utile indicazione, per elaborare un documento programmatico da presentare al nostro prossimo Congresso Nazionale, che tenga conto di tutti i bisogni e i diritti delle persone con disabilità. Si tratta di un lavoro di sinergie determinante per la crescita del nostro movimento, per intraprendere un percorso politico volto ad ottenere risposte non più rinviabili». (Laura Sandruvi)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: friuliveneziagiulia@fishonlus.it.

Le organizzazioni presenti all’incontro di Udine:
° AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)
° ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno)
° ANFAMIV (Associazione Nazionale Famiglie dei Minorati della Vista)
° ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale)
° ARISB (Associazione Regionale per l’Idrocefalo e la Spina Bifida)
° Comunità Il Melograno
° FNATC (Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico)
° IDEA ONLUS
° Tetra-Paraplegici FVGIDEA Onlus
° UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

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