Per festeggiare il ventennale dalla propria fondazione – di cui abbiamo già scritto qualche settimana fa – la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone ha deciso di organizzare in questo 2018 varie iniziative per sviluppare una corretta cultura intorno all’autismo.
In tale àmbito è rientrato anche un incontro formativo svoltosi a Pordenone, che ha coinvolto una cinquantina di Vigili del Fuoco provenienti da vari comandi del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
Al centro del seminario vi è stato segnatamente il prezioso kit Persone con disturbi dello spettro autistico in emergenza – Vademecum per il soccorritore, frutto di una collaborazione tra la Fondazione Bambini e Autismo e il Comando dei Vigili del Fuoco di Pordenone, innovativo strumento consistente innanzitutto in un opuscolo da tenere nella cassetta degli attrezzi – in questo caso specifico nel mezzo dei Vigili del Fuoco – e da utilizzare nel caso in cui in una situazione di emergenza (incendi, esondazioni, terremoti o altro) il soccorritore si venga a trovare a contatto con una persona con autismo, che potrebbe in quel contesto mettere in atto comportamenti non collaborativi, rendendo vano il soccorso stesso (il vademecum è gratuitamente disponibile a questo link).
A condurre i lavori è stata Cinzia Raffin, presidente e responsabile scientifico della Fondazione pordenonese, dopo un intervento introduttivo di Doriano Minisini, comandante dei Vigili del Fuoco della città friulana, che ha sottolineato l’importanza di approfondire le informazioni sulle caratteristiche dell’autismo, da spendere nei momenti operativi quando il soccorritore deve intervenire, adottando, nei limiti del possibile, tutte le strategie necessarie affinché l’opera di soccorso proceda senza l’opposizione della persona coinvolta.
E proprio su quest’ultimo aspetto si è soffermata soprattutto Raffin, sviluppando una lezione sulle caratteristiche dell’autismo e su come la sindrome si possa presentare nelle varie persone colpite, affinché i Vigili del Fuoco possano riconoscere nell’azione di soccorso alcuni aspetti specifici del “pericolante”.
A tale scopo sono stati mostrati una serie di filmati, passando quindi a una fase operativa nella quale tre coppie di vigili, che avevano seguito la lezione, hanno messo in pratica un’azione di soccorso nei confronti di persone con autismo presenti in quel momento nella sede della Fondazione, per attività riabilitative.
Le simulazioni sono state seguite dai partecipanti in diretta video e tutti hanno potuto notare come, pur cambiando le persone con autismo coinvolte, le simulazioni stesse sono via via migliorate, grazie ai momenti di discussione in aula.
«L’alto gradimento espresso dall’uditorio a questa formazione – viene sottolineato dalla Fondazione Bambini e Autismo – ha di fatto posto le premesse affinché incontri analoghi si possano tenere in altri territori del Paese». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org (Odette Copat).