Sono passati quasi due secoli da quando Louis Braille ideò il sistema di scrittura puntiforme in rilievo, diventando l’autore di un’autentica rivoluzione che ancora oggi mantiene intatto tutto il suo valore di importante strumento di accesso alla cultura e all’informazione, integrandosi appieno con le moderne tecnologie digitali.
Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative alle persone con disabilità visiva e, come previsto dal Parlamento Italiano, che con la Legge 126/07 ha istituito la Giornata Nazionale del Braille, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme al Club Italiano del Braille, celebrerà domani, 21 febbraio, a Genova questa ricorrenza – giunta alla sua undicesima edizione – con una serie di iniziative, tra cui anche un convegno (Sala Convegni di Bi.Bi. Service, Via XX Settembre, 41) alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti istituzionali della stessa UICI, tra momenti di dibattito e testimonianze di esperienze quotidiane di persone non vedenti.
Un ulteriore evento, rivolto a tutta la cittadinanza, è stata poi l’inaugurazione di oggi, 20 febbraio, di Facciamoci vedere: dall’intuizione all’inclusione. In mostra un viaggio lungo quasi un secolo, mostra espositiva in programma sempre a Genova, presso il Palazzo della Borsa (Via XX Settembre, 44), terza edizione di un’iniziativa che tanto successo ha ottenuto anche lo scorso anno a Milano, ricevendo un riconoscimento da parte dell’INU (Istituto Nazionale Urbanistica), nell’àmbito del bando Buone pratiche delle città accessibili a tutti. Esperienze inclusive e prospettive in Italia.
«È inutile sottolineare – dichiara Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI – il valore, l’utilità e la modernità che il sistema Braille, metodo di lettura-scrittura ancora unico e originale, ricopre nella vita delle persone cieche e ipovedenti, ma è doveroso evidenziare come abbia mantenuto intatto il suo ruolo innovativo e di riscatto sociale, essendo una straordinaria invenzione e un indispensabile strumento di accesso quotidiano alle loro attività lavorative, scolastiche e sociali. Per questo la Giornata Nazionale del Braille dev’essere un momento di sensibilizzazione a tutti i livelli, sia da parte dei cittadini che delle Istituzioni, per mettere in atto iniziative di solidarietà, sviluppando politiche che agevolino una reale inclusione al pari degli altri cittadini, e un riscatto sociale, civile e morale. Mi auguro, infatti, che in ogni città e in ogni paese d’Italia venga intitolata una piazza o una via a Louis Braille, genio inventore di un sistema che ancora oggi trova impiego nelle tecnologie moderne e nei processi innovativi».
Tra l’altro, proprio sul tema delle tecnologie informatiche e digitali oggi disponibili per le persone con disabilità visiva è incentrata la citata mostra espositiva di Genova, che farà appunto conoscere l’evoluzione delle tecnologie utilizzate nel quotidiano dalle persone cieche e ipovedenti, servendo inoltre a condividere le buone prassi delle eccellenze UICI, attuate nei singoli territori italiani.
«In questi anni – annota dal canto suo Ricardo Franco Levi, presidente dell’AIE (Associazione Italiana Editori) – la collaborazione tra la nostra organizzazione e l’UICI si è sempre più rinsaldata, con il comune obiettivo di poter offrire le stesse opportunità di lettura a tutti. In tal senso siamo molto orgogliosi anche dell’innovativo lavoro comune fatto in Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), che ha messo a frutto le rispettive conoscenze, per sfruttare appieno le potenzialità che l’innovazione tecnologica e digitale offrono alle persone con disabilità visiva». (A.P. e S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo del convegno di domani, 21 febbraio, a Genova. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alessandra Pigoni (apigoni@imageware.it).