«Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che in Italia, nonostante le diverse campagne informative di profilassi visiva, esistono ancora sacche di popolazione dove la cultura della prevenzione non è pienamente arrivata, cosicché questo nostro progetto mira a tutelare la vista dei più piccoli, attraverso una visita oculistica, oltreché con la distribuzione di materiale informativo alle famiglie e agli insegnanti»: così Mario Mirabile, presidente dell’UICI di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), presenta la nuova stagione di Occhio ai bambini, tradizionale iniziativa di prevenzione delle patologie oculari, rivolta ai bambini che frequentano la prima elementare, promossa dall’Associazione partenopea, insieme a IAPB Italia, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, e in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon Annunziata.
Il ciclo di incontri nelle scuole dell’Area Metropolitana di Napoli ha preso il via il 19 febbraio a Castellammare di Stabia e proseguirà sino alla fine di marzo a Sant’Anastasia, Pomigliano d’Arco, Casalnuovo, Portici, Santa Maria la Carità, Torre del Greco, Liveri, Afragola, Ercolano, Pompei e Palma Campania. L’Unità Mobile dell’UICI di Napoli, attrezzata con un ambulatorio oftalmico, consentirà quindi a circa 750 bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni di essere sottoposti a uno screening oculistico completamente gratuito.
«Anche quest’anno – spiega Claudio Piroli, direttore del Reparto di Oculistica del Santobono Pausilipon Annunziata – abbiamo deciso di collaborare con l’UICI in questo progetto così meritevole, nella convinzione che sia fondamentale poter dare un servizio a tutto il territorio e soprattutto ai bambini. Nell’età scolare, infatti, anche lievi deficit visivi possono creare difficoltà di apprendimento e quindi scarsi risultati scolastici, con problemi di inserimento sociale nel complicato mondo dei bambini».
L’obiettivo degli screening è sostanzialmente quello di individuare precocemente le patologie che interferiscono con il processo di acquisizione dell’immagine, compromettendo un normale sviluppo dell’apparato visivo. Esistono infatti patologie pediatriche dell’apparato visivo, tra cui lo strabismo, l’ambliopia (“occhio pigro”), la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, che possono rimanere sconosciute. Non sempre, inoltre, i bambini riescono a riferire il proprio disturbo, sottoponendoli invece a un esame che prevede dei test di valutazione del normale sviluppo dell’apparato visivo, sia in termini di acuità visiva che di motilità, ogni anomalia che si presenti può essere corretta precocemente, evitando che permanga per tutta la vita.
«La nostra Associazione e gli oculisti del Santobono – confermano Mirabile e Piroli – promuovono progetti di prevenzione, nella convinzione che lo screening delle malattie oculari in età pediatrica possa evitare diverse patologie, curabili solo se individuate tempestivamente e in maniera corretta».
Gli oculisti che intervengono nelle varie scuole, va ricordato, sono volontari, e se malauguratamente riscontrano qualche disturbo dell’apparato visivo nei bimbi, provvedono ad informare gli insegnanti e i genitori su come accedere agli ambulatori specialistici del Santobono.
Dal canto loro, i volontari dell’UICI, durante l’effettuazione degli screening, cercano di informare i piccoli alunni sulla realtà delle persone con disabilità visiva, facendone capire le difficoltà, ma anche e soprattutto le potenzialità. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
° Gianluca Fava (Comunicazione UICI di Napoli), gianluca.fava@uicinapoli.it.
° Ciro Taranto (Coordinatore del Comitato Provinciale di Napoli di IAPB Italia), tarantociro@inwind.it.