Come relazionarsi con un bambino Asperger

«Sarebbe forte il desiderio dei bambini con sindrome di Asperger di inserirsi socialmente e di avere degli amici, ma il loro problema è la mancanza di efficacia nelle interazioni»: a dirlo è Paolo Cornaglia Ferraris, che dirige per Erickson la collana “Io sento diverso”, e che in occasione della recente Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, ha voluto proporre un breve vademecum, per relazionarsi al meglio con i bambini Asperger, rivolto a genitori e insegnanti, ma in generale a tutti, come stimolo al rispetto e all’inclusione. Ben volentieri lo riproponiamo a nostra volta

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Quei “giochi speciali” che diventeranno “giochi inclusivi”

Sono gli ultimi giorni utili, questi, per potersi iscrivere a una grande festa di sport per tutti, che tornerà dal 21 al 25 aprile a Lignano Sabbiadoro (Udine), vale a dire la manifestazione sportiva non competitiva già nota come “Adria Special Games”, ma che da quest’anno diventeranno gli “Adria Inclusive Games”, sempre riservati ad atleti con disabilità intellettiva/relazionale e sempre a cura dell’Associazione SporT21 Italia, nata nel 2015 nell’àmbito del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down)

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Anzitutto bambini

Come tutelare il diritto di crescere in famiglia, o in un ambiente il più possibile simile a una famiglia, che appartiene anche ai bambini con disabilità grave e in stato di abbandono? E in questo àmbito, qual è la situazione nel Lazio? Se ne parlerà il 1° marzo a Roma, durante il convegno intitolato Anzitutto bambini, promosso dalla Cooperativa L’Accoglienza ONLUS, che è nata nel 1990 e che cura la gestione di tre case famiglia socio assistenziali per minori con disabilità e in stato di abbandono

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INVALSI: strane sigle e assai poca accessibilità (e i BES non esistono più…)

«Fanno discutere – scrive Flavio Fogarolo – le nuove modalità di somministrazione delle prove di valutazione INVALSI per la terza media, in particolare per i rischi di regressione sul fronte dell’inclusione e dei diritti degli alunni con disabilità: l’invenzione di una strana sigla (DVA = “diversamente abili”), ma soprattutto gravi problemi di accessibilità per ciechi e ipovedenti, e difficoltà anche per i sordi. Senza contare la restaurazione ormai in atto sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), che vede gli strumenti compensativi riservati solo a chi ha il certificato “giusto”»

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Una rassegna di celebri film, per associare l’emozione all’informazione

La proiezione di numerosi celebri film, ognuno dei quali tratta una diversa condizione legata alla disabilità, e a seguire le informazioni degli esperti su alcune malattie e sindromi, per lo più rare, con l’obiettivo di stimolare anche una serie di riflessioni che facciano entrare lo spettatore nell’intenso mondo della disabilità, inducendolo, attraverso questo, a riflettere sulla propria esistenza: consiste in questo la rassegna cinematografica “Vite extra-ordinarie”, che si protrarrà sino al mese di maggio nella Sala MediCinema del Policlinico Gemelli di Roma

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La disabilità visiva al femminile: un video dell’Unione Europea dei Ciechi

Con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle possibilità e le potenzialità delle donne con disabilità visiva, l’Unione Europea dei Ciechi (EBU) ha chiesto a molte di loro, in tutta l’Unione Europea, di partecipare a un video in cui raccontare in pochi minuti la loro storia di difficoltà e di strategie per riuscire a superarle. Ora quel video è stato realizzato, con la testimonianza di dieci donne, ben tre delle quali provenienti dal nostro Paese

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