Quello appena passato è stato un anno caratterizzato da una serie di iniziative europee contro la discriminazione femminile, con una certa attenzione anche per le peculiari discriminazioni riguardanti le donne con disabilità.
Ce ne siamo occupati, ad esempio, nel novembre scorso, riferendo della partecipazione di alcune donne del Forum Europeo sulla Disabilità dell’EDF, al terzo Colloquium di Bruxelles sui Diritti Fondamentali 2017.
Dal canto suo anche l’EBU (European Blind Union), l’organizzazione europea che si occupa di cecità e ipovisione, ha messo in campo un proprio progetto in tale àmbito, aderendo a una Direttiva della Commissione Europea.
In tal senso, al fine di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle loro possibilità e potenzialità, numerose donne non vedenti di varie Associazioni degli Stati dell’Unione Europea sono state invitate a partecipare con un video in inglese, in cui, in quattro minuti al massimo, raccontassero brevemente di cosa si occupano e descrivessero le difficoltà, le eventuali discriminazioni e le personali strategie messe in campo per affrontare la quotidianità dell’attività svolta. Infine l’EBU ha richiesto a tutte di regalare un breve consiglio alle donne cieche e ipovedenti, ma non solo.
Ebbene, tra tutte le partecipanti ne sono state selezionate dieci e, con grande soddisfazione per il nostro Paese, tre di esse sono italiane. Si tratta, in rigoroso ordine alfabetico, di Stefania Leone, Luciana Loprete e Paula Morandi. Ai Lettori scoprire chi sono esattamente.
Il video finale è un accurato collage, intitolato The roads that lead to the top (“Le strade che portano al top”), pubblicato nei giorni scorsi e presente nel sito dell’EBU e in YouTube (vi si accede a questo link). (L.S.)