«È poi così semplice descrivere quel che vediamo? Esiste un modo per raccontare efficacemente, a chi non può vedere, ciò che è raffigurato in un dipinto?»: parte da questi quesiti l’iniziativa che verrà proposta venerdì 2 e sabato 3 marzo a Milano dall’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti) e dalla Pinacoteca di Brera, quando nell’àmbito della manifestazione Museocity, arriverà nel celebre Museo il Progetto DescriVEDENDO – già ampiamente presentato dal nostro giornale – nato da una collaborazione tra l’ANS e l’Unità Case Museo e Progetti Speciali del Comune di Milano, con il patrocinio di ICOM Italia, la Sezione Nazionale del Consiglio Internazionale dei Musei.
Si tratta di un’iniziativa di accessibilità, lo ricordiamo, ideata e curata da Marco Boneschi, basandosi su un linguaggio condiviso fra persone con disabilità visiva e normovedenti, per esplorare e gustare insieme l’arte, «rivolgendosi a chi non può vedere, ma anche a chi non sa più vedere», come era stato scritto a suo tempo.
Prima della visione di uno dei capolavori della Pinacoteca di Brera, dunque, il 2 e 3 marzo sarà offerta un’accurata descrizione, che non sarà solo di ausilio alle persone con una ridotta capacità visiva, ma permetterà a tutti di provare un’assimilazione più lenta e consapevole dell’opera d’arte. «In una società che sollecita il canale della vista con una quantità di immagini sempre più veloci e ammalianti – commenta Rosa Garofalo dell’ANS -, la lentezza delle parole può ridare pienezza e profondità all’esperienza».
Da ricordare in conclusione che DescriVEDENDO Brera sarà proposto a gruppi di un massimo di dieci persone e che per partecipare è possibile prenotarsi online (a questo link) o accreditarsi, il giorno stesso della visita, presso l’Info Point del museo. L’attività sarà compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso alla Pinacoteca. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Rosa Garofalo (rgarofalo@subvedenti.it).