Domenica prossima, il 4 marzo, terminerà una lunga e combattuta campagna elettorale. Ciascuno esprimerà il proprio voto influenzato da molti elementi: la visione del mondo, l’orientamento politico, le esperienze di vita, le aspettattive per il fututo. Ma peserà anche la fiducia nei candidati, nelle loro affermazioni, nelle loro proposte. Dovrebbero pesare quindi anche i programmi elettorali, la loro chiarezza, sostenibilità, interesse per ciascuno. Ed è sui programmi che successivamente gli elettori, le organizzazioni dell’impegno civile, potranno chiedere conto.
Non vogliamo credere che il tema della disabilità e come esso viene trattato dai singoli programmi elettorali, sia l’unico elemento che condiziona la scelta di voto. Le persone con disabilità e i loro familiari riflettono e scelgono in base a molte legittime variabili, poiché la loro esistenza non si conclude attorno a una limitazione funzionale, a una patologia o a un’affezione: sono cittadini con identica poliedricità d’interessi, storie, opinioni. Di certo, però, sono interessati a conoscere quali siano le intenzioni dei candidati su quell’aspetto che conoscono meglio e che vivono quotidianamente.
HandyLex.org, testata e servizio molto correlata a «Superando.it», ha compiuto lo sforzo di cercare, selezionare, estrarre dai programmi elettorali le parti che riguardano la disabilità, mettendone la raccolta a disposizione di tutti. Tale approfondimento rimarrà disponibile anche dopo le votazioni del 4 marzo, consentendo una verifica indiduale e un monitoraggio collettivo.
Nel leggere i diversi programmi, si notano le assai disomogenee scelte redazionali che incidono talvolta sulla chiarezza dei contenuti, talvoltà sull’esaustività degli stessi. Alcuni programmi prevedono pochissimi interventi in materia di disabilità, altri sono più articolati.
Alcuni programmi, poi, propongono enunciazioni di principio spesso altisonanti, ma non declinate per interventi concreti. Taluni ripetono spesso generici obiettivi già largamente presenti nelle norme nazionali, lasciando in sospeso la loro modalità applicativa.
Da rilevare, invece, un tratto comune: l’assenza o la vaghezza nell’indicare le risorse di copertura degli eventuali interventi di servizio o di trasferimento monetario.
E da ultimo: nessun programma elettorale, nessuno, riprende o richiama l’unico programma che già sia condiviso, scritto e pubblicato in Gazzetta Ufficiale: il Secondo Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità (Decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2017). Il che fa parecchio riflettere intorno alla sua effettiva futura applicazione. (C.G.)
Ricordiamo ancora il link di HandyLex.org al quale è possibile consultare l approfondimento riguardante il tema della disabilità nei programmi elettorali delle varie forze politiche.
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