«Quando l’AIPD di Roma (Associazione Italiana Persone Down) ci ha contattato per informarci della possibilità di far partecipare nostro figlio Filippo a un corso iniziale per aspiranti subacquei, abbiamo aderito con entusiasmo, perché lui frequenta le piscine da quando aveva 4 anni – ora ne ha 33 – e adora nuotare sia in piscina che in mare»: comincia così il racconto di Giuseppe e Patrizia, genitori di Filippo, giovane adulto con sindrome di Down, uno dei tanti coinvolti nel Progetto Subacquea e disabilità: una passione per tutti!, promosso da DDI Italy (la componente nazionale di DDI-Disabled Divers International, organizzazione non profit impegnata nella formazione alle discipline subacquee per persone con disabilità), grazie al supporto della Fondazione Decathlon e in collaborazione con il DAN, la Fondazione Internazionale che assiste i subacquei in difficoltà e conduce ricerche scientifiche per rendere l’immersione sempre più sicura.
Era esattamente l’11 febbraio, quando Filippo ha partecipato insieme a una decina di altri suoi amici all’evento denominato nello specifico No Barrier Tour, provando per la prima volta, presso la Ferratella Sporting Club di Roma, a indossare pinne, maschera, giubbotto ad assetto variabile (GAV) ed erogatore, e a respirare sott’acqua!
«Filippo – spiegano ancora Giuseppe e Patrizia – era molto emozionato all’idea di questa nuova esperienza, ma non avrebbe mai immaginato di poter fare addirittura un’immersione “vera” con tanto di bombola e autorespiratore. Fosse stato per lui non avrebbe smesso neppure dopo le due ore di durata della prova. I due istruttori che lo hanno seguito – come per altro tutti quelli impegnati con la decina di ragazzi partecipanti -, hanno saputo coinvolgerlo e affiancarlo con grande passione e professionalità. Un grande complimento va dunque a tutti loro, che non hanno fatto solo da istruttori ma sono subito diventati amici dei nostri ragazzi».
«Gli stessi istruttori – prosegue il racconto – ci hanno detto che quando riemergevano per parlare e spiegare qualcosa a Filippo, lui ogni volta diceva “va bene, andiamo” e tornava ad immergersi. A metà mattina avevamo già capito quello che sarebbe successo: Filippo ci avrebbe chiesto di poter continuare questa nuova bellissima avventura e così è stato; qualche giorno dopo, infatti, sempre grazie alla Fondazione Decathlon e a DDI Italy, ha iniziato un corso di subacquea che, ne siamo certi, dimostrerà una volta ancora come i nostri ragazzi, se opportunamente stimolati e guidati, siano in grado di fare cose che molte persone, non conoscendoli, riterrebbero improbabili se non impossibili, ricordandoci una volta di più quali siano le loro potenzialità e facendoci pensare che sarà forse proprio Filippo ad insegnarci una cosa che noi non siamo affatto in grado di fare».
«Alla fine del corso – concludono Giuseppe e Patrizia -, come sempre accade in questi casi, la soddisfazione e il senso accresciuto di autostima di Filippo erano palpabili; ha informato tutti i parenti, gli amici e i conoscenti, suscitando una volta di più stupore, ammirazione e stima. Nessuno di loro aveva mai fatto immersioni con le bombole e tutti si sono complimentati. Che dire ancora? Solo quello che ci ha detto Filippo tornando a casa: “È bellissimo andare sott’acqua e respirare e rimanere sotto a lungo nuotando e mi sono divertito con gli amici istruttori. Ma adesso quando comincia un altro corso? E poi mi faranno anche immergere in mare? E mi compro anche la muta e le pinne e la maschera nuove? Posso mettere le foto su Facebook?”. Ci è voluto insomma un po’ di tempo perché si smorzasse il suo entusiasmo, ma adesso via con un nuovo corso. Ancora grazie e complimenti a DDI Italy, a tutti gli istruttori presenti in quella giornata e ovviamente all’AIPD che ci ha offerto questa opportunità».
«Come per Filippo – ricorda Serena Tognon di DDI Italy – altri diciotto ragazzi, sparsi tra le Province di Milano, Pavia, Roma e Ragusa, dopo la prima prova hanno deciso di intraprendere un vero e proprio corso sub per ottenere il loro primo brevetto. E l’opportunità per giovani con disabilità di seguire corsi sub completamente gratuiti e finanziati dalla Fondazione Decathlon proseguirà nei prossimi tre anni. Grazie dunque alla stessa Fondazione Decathlon, per rendere possibile tutto ciò!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Serena Tognon (serena.tognon@ddivers.it).
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