Arriverà domani, 14 aprile, al Porto di Imperia, presso la Marina di Porto Maurizio (Calata Anselmi), la storica nave-scuola Leon Pancaldo dell’Istituto Nautico di Savona, che ospita il primo museo galleggiante di arte irregolare. E grazie al supporto del Gruppo Neomesia – che opera nel settore della psichiatria, attraverso cliniche specialistiche, residenze terapeutiche e comunità psichiatriche per minori – vi resterà attraccata, permettendo a tutti di salirvi, per visitare il museo con le opere realizzate da persone affette da patologie psichiatriche.
Il tutto accade nell’àmbito del progetto denominato A gonfie vele, avviato lo scorso anno per iniziativa dell’armatore della Leon Pancaldo, l’Associazione Il Barattolo, nata a Varazze (Savona) nel 1996, per la difesa dei diritti degli ospiti delle comunità psichiatriche. Si tratta di un percorso sociosanitario che prevede l’organizzazione a bordo del natante di un viaggio culturale che parte dal mare e attraversa l’arte, la storia, la biologia marina e la medicina, un viaggio itinerante che ha già visto tracciare la propria rotta nei porti liguri di Varazze, Genova, Savona e Imperia, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere Venezia in occasione della Biennale, la celebre rassegna internazionale di arte contemporanea.
Le opere di arte irregolare (o “arte brut”) sono quelle che sfuggono ai canoni e alle convenzioni della cultura, realizzate da non professionisti e in particolare, come detto, da pazienti psichiatrici. La Leon Pancaldo ne ospita oltre ottanta, tra sculture in terracotta, creta, das, dipinti in pennarello, tempera, biro, pastelli a cera su carta, acrilico e carboncino su tela, acquerelli, vernice su legno e altro ancora. Tra gli Autori vi sono gli ospiti delle Comunità Terapeutiche di Neomesia presenti sul territorio ligure (Casa Pero, Casa Varazze e Casa Mioglia, La Corte di Carcare di Savona, Casa Sanremo di Imperia).
«Navigar per mare – sottolinea Giovanni Giusto, promotore di A gonfie vele e coordinatore delle comunità terapeutiche – rappresenta per noi un approccio innovativo per curare il disagio mentale. Crediamo infatti che il percorso riabilitativo per i pazienti psichiatrici passi anche attraverso momenti di incontro e condivisione con la società ed è per questo che utilizziamo la Leon Pancaldo per organizzare uscite in mare verso i porti, liguri dando ai pazienti psichiatrici e alle loro famiglie la possibilità ai di vivere un’esperienza indimenticabile in mare aperto che possa essere al tempo stesso terapeutica».
«Accogliere, ascoltare e capire la persona nella sua pienezza – aggiunge Cosimo Argentieri, direttore medico di Neomesia -: è da qui che parte l’impegno quotidiano del nostro Gruppo ed è per questo che abbiamo scelto di supportare la storica Associazione del Barattolo, che da più di vent’anni si occupa della difesa dei diritti degli ospiti delle comunità terapeutiche e psichiatriche. Le comunità terapeutiche psichiatriche rappresentano uno strumento indispensabile per completare l’intervento terapeutico-riabilitativo, un’area di intermediazione indispensabile fra il lavoro clinico-ospedaliero e il reinserimento sociale. Nelle nostre comunità mettiamo in campo competenze, professionalità, dialogo, confronto, un approccio a trecentosessanta gradi che non trascura alcun aspetto, ponendo al centro il benessere, per il miglior recupero psichico fisico e relazionale».
Il Progetto A gonfie vele, ricordiamo in conclusione, verrà pubblicamente presentato domani, 14 aprile (ore 9.30), presso il Museo Navale Internazionale del Ponente Ligure. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elisa Barzaghi (barzaghi@secrp.com).
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