Non solo ricostruzione accessibile, ma anche inclusione a tutti i livelli

Nasce per questo il protocollo d’intesa siglato tra la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e l’USRC (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere), l’organismo che fornisce l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata dei Comuni dell’Abruzzo colpiti dal terremoto del 2009. Tramite tale iniziativa, infatti, si punta da una parte ad applicare nella ricostruzione i princìpi dell’accessibilità universale, dall’altra a porre sul territorio coinvolto tutte le condizioni utili ad instaurare pratiche virtuose relative all’inclusione delle persone con disabilità

Fossa (l'Aquila), cantiere della ricostruzione e antica Via Romana

Da uno dei cantieri della ricostruzione post-terremoto di Fossa (l’Aquila), è emersa lo scorso anno anche un’antica Via Romana

Un importante protocollo d’intesa è stato siglato tra la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC), organismo con sede a Fossa (l’Aquila), istituito alla fine del 2012, dopo la chiusura dello stato di emergenza conseguente al terremoto del 6 aprile 2009 in Abruzzo, che fornisce l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata, ne promuove la qualità, effettua il monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi e cura la trasmissione dei relativi dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze, seguendo – come àmbito di competenza – i 56 Comuni del cratere sismico (esclusa la città dell’Aquila) e gli oltre 100 Comuni “fuori cratere”.

L’iniziativa è stata accolta con soddisfazione da Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDIMA, che individua in essa «l’avvio di un percorso di collaborazione virtuoso e lungimirante per le azioni che si intende mettere in campo».
Il protocollo d’intesa, infatti, mira innanzitutto alla realizzazione di una serie di progetti volti ad applicare i princìpi dell’accessibilità universale (Global Design) alla ricostruzione dei Comuni del Cratere. «Ma l’intento annunciato – come si legge in una nota diffusa dalla SIDIMA – non sarà semplicemente quello di arrivare alla realizzazione di un patrimonio architettonico pienamente accessibile, bensì di porre anche le condizioni affinché si instaurino sul territorio pratiche virtuose relative all’inclusione e foriere di ulteriori progetti, coinvolgendo attivamente il tessuto sociale fatto da quei singoli cittadini e da quelle associazioni che giornalmente vivono e fronteggiano le problematiche relative alla disabilità».
«Tutto questo sarà possibile – puntualizza Dalla Mora – attraverso un lavoro su vari fronti, che mira da una parte alla ricostruzione urbanistica accessibile, puntando dall’altra parte alla formazione di figure in grado di favorire l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo e che abbiano quindi una visione a trecentosessanta gradi sulla disabilità».

«Per il buon esito dell’iniziativa – conclude il Presidente della SIDIMA – mi preme in particolare il collega Adriano Perroti, nostro referente per l’Abruzzo, per la tenacia e l’impegno con cui ha portato avanti l’accordo, e Paolo Esposito, titolare dell’USRC, per la grande professionalità e sensibilità dimostrata». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa SIDIMA (Salvatore Ferragina), stampa.sidima@gmail.com.

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