«Siamo interessati a progetti che indirizzino verso l’identificazione e/o lo sviluppo di trattamenti o cure per questa patologia. Riconoscendo che esistono molte lacune nella comprensione dei meccanismi patogenetici, verranno presi in considerazione i progetti di ricerca di base finalizzati a colmare tale mancanza di conoscenze, solo se rappresentano le basi di una potenziale terapia. Saranno altresì considerati positivamente anche i progetti che intendano affrontare la complessità e l’eterogeneità della sindrome in àmbito clinico».
Viene presentato così il nuovo bando lanciato dall’AIRETT, Associazione che sostiene da molti anni la ricerca genetica e clinico-riabilitativa in àmbito di sindrome di Rett, patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le femmine durante i primi anni di vita, privandole poco a poco anche delle abilità già acquisite come la parola, l’uso delle mani e delle gambe e il controllo dei movimenti. Si tratta di una delle principali cause di ritardo mentale nelle bambine, che vengono chiamate anche “bimbe dagli occhi belli”, perché riescono appunto a comunicare solo con lo sguardo.
Il bando disporrà complessivamente di 400.000 euro e si articolerà su due fasi (pre-proposta e proposta completa), la prima delle quali scadrà alla mezzanotte del 25 maggio prossimo. (S.B.)
Per ogni approfondimento sul bando dell’AIRETT, accedere a questa pagina, presente nel sito dell’Associazione. Per ulteriori informazioni: direttivo@airett.it.