«Ci sono bambini – ricordano dalla Lega del Filo d’Oro – che non dormono senza ascoltare la favola della buonanotte. E ci sono anche dei bambini che invece le favole devono toccarle con mano: toccare il pelo del lupo di Cappuccetto Rosso oppure odorare e assaggiare la casetta di marzapane di Hansel e Gretel. Non sono bambini esigenti, sono solo bambini con una storia speciale, che non vedono, non sentono e non parlano. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa, poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, oltre a disturbi nello sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento».
Tutto ciò è stato al centro del Laboratorio presentato nei giorni scorsi dalla stessa Lega del Filo d’Oro al Salone del Libro di Torino, con l’obiettivo di sensibilizzare e far conoscere all’opinione pubblica e ai numerosi bambini e ragazzi delle scuole presenti alla grande manifestazione, il mondo delle favole tattili, uno dei modi che tale Associazione utilizza nei percorsi riabilitativi dei bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, per farli uscire dall’isolamento.
«Attraverso la partecipazione al Salone del Libro – sottolinea Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro -, abbiamo voluto far conoscere a sempre più persone la nostra attività quotidiana per la cura, la riabilitazione e l’assistenza dei bambini sordo ciechi. Nello specifico, le favole tattili vengono utilizzate dalla nostra équipe multidisciplinare per stimolare la comunicazione tramite gli oggetti, ciò che si inserisce in un percorso riabilitativo personalizzato volto a restituire alle persone e ai bambini sordociechi una maggiore autonomia, rendendoli così partecipi della loro vita».
Secondo un recente Studio dell’ISTAT, è opportuno ricordare, oggi in Italia le persone sordocieche sono circa 189.000 (0,3% della popolazione italiana). Tra queste, inoltre, sono numerosi i bambini e i ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa, associando altre disabilità al deficit sensoriale, come accennato inizialmente dalla Lega del Filo d’Oro. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
° Ufficio Stampa Lega del Filo d’Oro (Chiara Ambrogini), ambrogini.c@legadelfilodoro.it
° INC (Istituto Nazionale per la Comunicazione), Marco Simonelli, m.simonelli@inc-comunicazione.it
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