Nel corso dell’inverno, diversi gestori degli stabilimenti balneari di Livorno hanno realizzato una serie di interventi finalizzati a eliminare gli ostacoli fisici che impediscono alle persone con capacità motoria ridotta o impedita di fruire del mare in condizione di uguaglianza con gli altri utenti. Si è provveduto in particolare a realizzare rampe in muratura o amovibili, a spostare fioriere, ad eliminare i dislivelli, ad acquistare apposite attrezzature, a dotarsi di pedane mobili ecc.
Gli interventi sono il frutto della collaborazione e di uno specifico Protocollo d’Intesa siglato dall’Amministrazione Comunale con i gestori degli stabilimenti, ciò che è stato preceduto da un importante lavoro preparatorio intrapreso sin dal mese di marzo dello scorso anno. Un lavoro che ha coinvolto, oltre al Comune, i gestori degli undici stabilimenti balneari della costa, la FIAB di Livorno (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), le Associazioni di categoria e, in particolare, l’Associazione Paraplegici Livorno.
«Certo, c’è ancora molto da fare perché i nostri stabilimenti siano totalmente fruibili da parte delle persone con disabilità – commenta Paola Baldari, responsabile dell’Assessorato Comunale all’Edilizia Privata -, soprattutto per quanto riguarda l’accesso al mare, autonomo e senza assistenza. Per alcuni stabilimenti ci sono grossi impedimenti strutturali, talora riconducibili anche alla conformazione naturale e quindi purtroppo difficili e complessi da rimuovere; ma il nostro intento è quello di spronare i gestori ad intervenire laddove è possibile, per garantire a chiunque l’accesso al mare, con la realizzazione di opere specifiche o installazione di idonei dispositivi».
Nel dettaglio, gli stabilimenti che concretamente hanno realizzato gli interventi sono i Bagni Tirreno, i Bagni Nettuno, i Bagni Pancaldi Acquaviva e i Bagni Lido. (Simona Lancioni)
La presente nota riprende per gentile concessione – con alcuni riadattamenti al diverso contenitore – quanto già pubblicato da Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa).