Insieme ai Comuni e alla cittadinanza, rendiamo le nostre valli più accessibili

Nella serata di oggi, 4 giugno, vivrà un nuovo momento di pubblica visibilità, il progetto “Una valle accessibile a tutti”, iniziativa di mappatura delle barriere architettoniche nella Val di Non e nella Val di Sole, avviata in Trentino da parte della Cooperativa Sociale GSH. L’obiettivo è quello di offrire un contributo tangibile alle Amministrazioni Comunali e alla cittadinanza, segnalando i vari ostacoli all’accessibilità, per favorirne l’abbattimento. Il tutto coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole e facendo vivere direttamente alle persone senza disabilità un percorso in carrozzina
Romeno, Val di Non
Un’immagine panoramica di Romeno in Val di Non (Trento) (© Karl Stanzel, www.stanzel.it)

Ci occupiamo regolarmente di un progetto che sta proseguendo con ottimi risultati anche in questo 2018, vale a dire Una valle accessibile a tutti, iniziativa basata sulla mappatura delle barriere architettoniche nella Val di Non e nella Val di Sole, realizzata in Trentino dalla Cooperativa Sociale GSH di Cles, e da noi già ampiamente presentato negli anni scorsi.
L’obiettivo, lo ricordiamo, è sostanzialmente quello di offrire un contributo tangibile alle Amministrazioni Comunali e alla cittadinanza in genere, segnalando i vari ostacoli all’accessibilità, per favorirne l’abbattimento. Il tutto, per altro, in un territorio montano, e quindi di per sé non facilmente accessibile, che però può essere reso ugualmente visitabile anche da parte delle persone con deficit motorio o semplicemente delle famiglie con bambini piccoli che necessitano di una carrozzella.

In questa fase, le località coinvolte sono quelle di Romeno, Malgolo e Salter e ancora una volta alla Cooperativa GSH preme sottolineare che «questo progetto è nato dalla consapevolezza che spesso ci troviamo di fronte a barriere che non verrebbero considerate tali, se non si vivesse direttamente una situazione di svantaggio. Per molte persone, infatti, anche le azioni più semplici, come salire su un marciapiede o accedere ad un edificio, possono essere impossibili. Va sottolineato per altro che le barriere architettoniche non si riferiscono solo alle persone con disabilità e che il concetto di accessibilità dev’essere inteso e applicato come idea di sicurezza, praticità e confort per qualsiasi cittadino».

Anche in questo caso, dunque, la Cooperativa promotrice dell’ìniziativa ha coinvolto nella rilevazione delle barriere scuole di diverso ordine e grado, sempre allo scopo di creare una cultura più attenta e responsabile, partendo dalle giovani generazioni. La mappatura delle località del Comune di Romeno è stata pertanto svolta insieme alla Classe V della Scuola Primaria di Romeno dell’Istituto Comprensivo di Fondo-Revò.
E non è mancata nemmeno un’altra parte integrante della rilevazione delle barriere, ovvero il programma Diversamente abile per un’ora, per far vivere ai ragazzi l’esperienza di osservare il paese su una carrozzina e verificare direttamente le effettive difficoltà che ogni giorno la persona disabile vive.
Ma non solo, la stessa Laura Mariot, responsabile dell’Assessorato alla Cultura del Comune di di Romeno, ha voluto salire a bordo di una carrozzina messa a disposizione da GSH. «È stata un’esperienza realmente formativa – ha commentato – che mi ha fatto cambiare decisamente prospettiva. In realtà, quando si parla di barriere architettoniche si pensa ad impedimenti evidenti ed eclatanti, a strutture voluminose o ad ostacoli che impediscono l’accesso e gli spostamenti. Facendo invece l’esperienza di muoversi sulla carrozzina come una persona con disabilità motoria, posto che sia faticoso e difficile spingersi nonostante il nostro paese sia pianeggiante, mi ha fatto rendere conto che la barriera può essere banalmente un dislivello della pedana di accesso a un ingresso, un dislivello eccessivo, una pendenza eccessiva per cui si fa fatica a salire, la mancanza di spazio per girare la carrozzina, piuttosto che un marciapiede che magari è ampio per passare, ma è in pendenza e si rischia di cadere sulla strada. Un’esperienza davvero utile, quindi, e penso che i provvedimenti da adottare per ridurre le barriere che avevamo in mente come Amministrazione, ossia la lista degli interventi e delle modifiche già previste, verrà ora ampliata anche azioni minime, se è vero che anche con un investimento minimo si possono aiutare tutti i cittadini e gli ospiti a muoversi nel nostro paese con maggiore libertà e tranquillità».
«Il Comune di Romeno – commenta dal canto suo Michele Covi, presidente della Cooperativa GSH – si è reso fin da subito interessato al progetto e l’Amministrazione ha già dato prova con le sue dichiarazioni di avere tutte le intenzioni di mettere a frutto le rilevazioni da noi svolte».

Proprio nella serata di oggi, 4 giugno, presso l’Auditorium della Scuola Primaria di Romeno ci sarà l’occasione di conoscere quanto rilevato dal monitoraggio svolto da utenti, volontari ed educatori del Centro Socio Educativo Il Quadrifoglio e del Centro Occupazionale Arcobaleno, il tutto riassunto in un report fotografico che sarà consegnato all’Amministrazione Comunale.
«In tal senso – concludono dalla Cooperativa clesiana – molto importante sarà la partecipazione attiva dei censiti, a partire dalla serata pubblica di oggi, ma poi altrettanto nelle segnalazioni di ostacoli o punti pericolosi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@gsh.it (Sara Brida).

Share the Post: