«Questo servizio è stato molto apprezzato da insegnanti e famiglie e sicuramente è stato utile per individuare e curare i disturbi visivi di tanti bambini. L’UICI promuove da sempre e in ogni occasione la prevenzione dei difetti e delle malattie legate alla vista, soprattutto quando si tratta di bambini, per i quali un intervento precoce è fondamentale per poter risolvere in tempo utile il problema, senza che questo comporti un eventuale deficit più grave in futuro. Ringrazio fortemente tutti gli operatori e i volontari che hanno contribuito all’iniziativa, facendo in modo che i bambini sottoposti a visita abbiano vissuto un’esperienza positiva e non invasiva, in quanto le visite effettuate sono state svolte con competenza anche sotto forma di gioco».
A dichiararlo è Chiara Tirelli, presidente dell’UICI di Reggio Emilia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), a conclusione della seconda edizione del Progetto Iniziamo dalla prevenzione e formazione dei più piccoli per costruire un futuro migliore ai disabili, rivolta dalla stessa UICI reggiana, per l’anno scolastico 2017-2018, alle scuole primarie statali e paritarie del territorio provinciale, grazie ancora una volta al contributo della Fondazione Pietro Manodori, oltreché del Lions Club Ferrante Gonzaga di Guastalla, avvalendosi anche del patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e di diversi Enti Locali.
L’idea è nata dall’esigenza di “fare cultura” sulla disabilità, per favorire l’integrazione civile e sociale delle persone con difficoltà visive, tenendo conto degli ottimi risultati della precedente esperienza – condotta nell’anno scolastico 2015-2016 – e del costante confronto con le Amministrazioni Locali e l’Azienda USL di Reggio Emilia.
Tutte le attività, va anche ricordato, sono state offerte gratuitamente sia agli Istituti sia alle famiglie coinvolte nel progetto.
«Abbiamo inteso potenziare – sottolineano dall’UICI di Reggio Emilia – l’attività di sensibilizzazione e prevenzione delle malattie oculari tramite un programma di screening volto ad individuare le principali problematiche visive legate alla fascia di età dei 5-6 anni, per ragioni legate alla maggiore possibilità riabilitativa dei più piccoli, andando a supportare il servizio svolto, da oltre un ventennio, dalla Neuropsichiatria Infantile sui bambini di 3-4 anni, e operando in particolar modo su quei soggetti che non hanno frequentato le scuole dell’infanzia, su coloro che si sono trasferiti di recente nella nostra Provincia e sui bambini stranieri. Lo screening è stato svolto da personale specializzato (medici oculisti, ortottisti e ottici-optometristi) sugli alunni frequentanti il primo anno della scuola primaria e su quelli frequentanti il secondo anno segnalati dagli Istituti, puntando a controllare il visus, la motilità oculare, la percezione dei colori, la presenza di strabismo o ambliopia (meglio conosciuta come “occhio pigro”)».
Anche in questa seconda edizione dell’iniziativa, dunque, è stata ampia l’adesione e la partecipazione delle scuole: sono stati infatti coinvolti in attività informative e di sensibilizzazione 9 Istituti Comprensivi dislocati in 4 dei 6 Distretti Sanitari della Provincia di Reggio Emilia (Correggio 2, Gualtieri-Boretto, Guastalla Sant’Orsola, Luzzara, Reggio Emilia Don Borghi-Rivalta, Reggio Emilia Pertini 1 e Pertini 2, Quattro Castella-Vezzano, San Polo-Canossa), per un totale di 41 classi e 841 alunni (una media di oltre 20 per classe).
Decisamente significativi i risultati sui bambini sottoposti a screening: su 773 visitati, 72 (appena sotto il 10%) sono risultati già portatori di occhiali o lenti e quindi già seguiti da uno specialista, 121 (oltre il 15%) hanno dato esiti positivi ai test, lasciando presupporre l’esistenza di un difetto visivo e ne è quindi stata data notizia alle famiglie.
Ai bimbi già in cura da un oculista è stato suggerito di continuare i controlli programmati, mentre a quelli che in precedenza non avevano manifestato problemi è stata consigliata una visita completa e approfondita, svolta con priorità e a titolo gratuito presso uno degli ambulatori degli oculisti aderenti al progetto, che l’UICI ringrazia caldamente, insieme al Lions Club Ludovico Ariosto di Albinea.
Ma c’è anche una seconda azione che il progetto ha voluto perseguire, come preme sottolineare all’UICI reggiana. Si tratta dell’«attività di informazione sulla prevenzione delle malattie oculari, sul modo di relazionarsi con le persone con disabilità visiva e sull’utilizzo dei cani guida per non vedenti come animali da assistenza. A tal proposito abbiamo rivolto alle classi un incontro della durata di circa un’ora, avente ad oggetto le principali regole da seguire per prevenire le malattie legate alla vista (corretta alimentazione, postura sui banchi di scuola, comportamenti da evitare, ecc.) e le modalità per relazionarsi al meglio con i compagni aventi deficit visivi o altre problematiche, tramite la proiezione di slide e video dedicati, nonché attraverso la distribuzione di materiale informativo fornito da IAPB Italia, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità».
«Un’altra importante azione di sostegno all’integrazione dei bambini aventi difficoltà visive e non solo – concludono dall’Associazione -, è stato l’invito, rivolto ai Dirigenti Scolastici, di informare i genitori e gli insegnanti dell’esistenza del Progetto Stessa strada per crescere insieme, realizzato a livello nazionale dall’UICI e dal CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), iniziativa che si propone di offrire alle famiglie un sostegno psicologico da parte di professionisti appositamente formati, per accompagnarle durante la crescita dei loro figli».
In tale àmbito, lo ricordiamo, l’IRIFOR dell’Emilia Romagna, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI, sta avviando il progetto denominato Formazione e sostegno per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva, che prenderà il via a Bologna, Ferrara, Reggio Emilia e Rimini il prossimo 16 giugno – come abbiamo ampiamente riferito in altra parte del giornale – rivolgendosi a tutte le famiglie residenti sul territorio regionale o iscritte ad una delle nove Sezioni UICI dell’Emilia Romagna. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alberto Sabatini (albertosabatini@live.it); uicre@uiciechi.it.