La nostra storia e quella delle persone con disabilità

«Sono stati sessant’anni in cui non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio e sostegno alle persone con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del neurosviluppo, e alle loro famiglie, lavorando e battendoci con loro e per loro, senza mai fermarci. Domani sarà quindi possibile ripercorrere tutta la storia della nostra Associazione e, contemporaneamente, la storia del nostro Paese»: così dall’ANFFAS viene presentato l’evento di celebrazione per il proprio sessantennale che, nella mattinata di domani, 16 giugno, a Roma, sarà condotto da Flavio Insinna
Persone dell'ANFFAS
Persone dell’ANFFAS

Come avevamo anticipato in altra parte del giornale, sarà Flavio Insinna, il popolare attore e conduttore televisivo, a condurre domani, 16 giugno, al Centro Congressi Frentani di Roma, la mattinata di celebrazioni dedicata al sessantennale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), evento che, dopo l’Open Day del 28 marzo scorso e l’Assemblea Nazionale appena conclusa, è parte integrante dell’anno dedicato ai festeggiamenti di questo importante compleanno dell’Associazione, e che ha anche ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati.
Insinna, del resto, è già da tempo vicino all’ANFFAS. Ha infatti condotto la Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva del 30 marzo 2016, presso il Palazzo del Quirinale, ed è stato anche protagonista, insieme a Vanessa Incontrada, del film TV del 2016 La classe degli asini, liberamente ispirato – come avevamo segnalato a suo tempo – alla vicenda reale di Mirella Antonione Casale, insegnante e mamma di una bimba con disabilità, fondatrice dell’ANFFAS delle Valli Pinerolesi, che nella seconda metà degli Anni Sessanta cominciò una strenua lotta per il riconoscimento del diritto ai ragazzi con disabilità di frequentare insieme agli altri bambini la scuola dell’obbligo. Fu anche grazie alle battaglie di Antonione Casale che il Parlamento Italiano approvò nel 1977 la Legge 517, che cancellò definitivamente le aberranti “classi speciali”.

«Sono passati ben sessant’anni – viene sottolineato dall’ANFFAS – da quando tutto ebbe inizio a Roma: sessant’anni in cui non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio e sostegno alle persone con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del neurosviluppo, e alle loro famiglie, lavorando e battendoci con loro e per loro, senza mai fermarci. Domani a Roma sarà quindi possibile ripercorrere tutta la storia della nostra Associazione e, contemporaneamente, la storia del nostro Paese: una storia che anche l’ANFFAS ha contribuito a modificare, lavorando per contrastare pregiudizi e stereotipi, per avere scuole inclusive e un lavoro per tutti, per avere delle normative che realmente rispettassero i diritti di tutti i cittadini con disabilità e delle loro famiglie».
«Ma cosa c’era prima dell’ANFFAS – ci si chiede ancora all’Associazione -, cosa c’è adesso e cosa ci sarà in futuro? Dalle scuole speciali alla Legge 517/77 (la prima norma con cui si sono superate le classi differenziali), dalla Legge 104/92 alla Legge 328/00, dal Tribunale dei Diritti dei Disabili alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, da Europe In Action alla Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettiva del 30 marzo 2016, dalla Dichiarazione di Roma al Manifesto di Milano, fino ad arrivare alla tanto sospirata legge sul “Dopo di Noi”, la Legge 112/16: queste sono solo alcune delle tappe che verranno ripercorse domani, con le testimonianze di chi ha vissuto quei determinati momenti e soprattutto da parte di coloro che oggi sono protagonisti in prima persona: le persone con disabilità intellettive. Ci saranno anche loro sul palco, infatti, a raccontare le proprie esperienze di lotta al bullismo, di inserimento lavorativo, di vita indipendente, e a parlare di Convenzione ONU e di diritti inalienabili».

L’evento, va ricordato in conclusione, si chiuderà con la consegna delle onorificenze alle persone che negli anni hanno dato un contributo significativo all’ANFFAS: la Rosa di Diamante è dedicata alla memoria della fondatrice Maria Luisa Menegotto, e di Laura Mazzone, vicepresidente nazionale; la Tessera di Diamante andrà invece a Rosina Zandano, presidente onorario dell’Associazione, a Fabrizio Ferrari e Franco Masciullo, già presidenti nazionali, e ad Enrico Delle Serre, portavoce della Piattaforma Italiana degli Autorappresentanti in Movimento che la ritirerà a nome di tutti gli Autorappresentanti. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.

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