“Turismi accessibili”: un premio all’insegna del dialogo con il territorio

«La cerimonia conclusiva del nostro concorso è avvenuta durante la giornata di studio “Il patrimonio culturale che accoglie tutti”, organizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, a sottolineare che rendere accessibile un luogo non significa deturparlo, ma valorizzarlo»: lo ha dichiarato a Chieti Simona Petaccia, presidente dell’Associazione abruzzese Diritti Diretti, a margine delle premiazioni di “Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere”, terza edizione dell’iniziativa promossa dalla stessa ONLUS Diritti Diretti
Terza edizione di "Turismi accessibili": premiazione, Chieti, 18 maggio 2018 (foto di Rita Di Girolamo)
Un’immagine della cerimonia conclusiva di Chieti della terza edizione di “Turismi accessibili” (foto di Rita Di Girolamo)

«“Da soli possiamo fare così poco, insieme possiamo fare così tanto”: questa frase della scrittrice Helen Keller può sintetizzare il messaggio lanciato durante la giornata dedicata alla consegna dei riconoscimenti relativi alla terza edizione di questo nostro premio»: lo ha dichiarato Simona Petaccia, presidente dell’Associazione abruzzese Diritti Diretti, a margine della cerimonia conclusiva (svoltasi a Chieti, presso il Museo Universitario dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara) di Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere, terza edizione dell’iniziativa seguita sin dagli inizi anche dal nostro giornale e promossa dalla stessa ONLUS Diritti Diretti (se ne legga anche la nostra presentazione).

Si tratta, lo ricordiamo, di un’iniziativa – completamente autofinanziata dall’Associazione promotrice – voluta sostanzialmente per mostrare agli imprenditori del turismo, ai cittadini, ai turisti, agli organi d’informazione e agli amministratori pubblici, come la progettazione inclusiva non sia un’operazione costosa e come possa fare aumentare il numero di visitatori, favorendo sviluppo economico, turistico, culturale e sociale. Il tutto da raccontare tramite le parole di giornalisti, pubblicitari e comunicatori, in articoli, servizi radiotelevisivi, spot pubblicitari, video e campagne di comunicazione, dedicati a chi abbia prodotto sviluppo socio-economico, unendo appunto l’accessibilità ai concetti di appeal, innovazione, bellezza e/o sostenibilità.
Quest’anno il concorso si è avvalso di alcuni prestigiosi patrocini, arrivati dal MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), dal Parlamento Europeo, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e alla Regione Abruzzo.

Per l’occasione, però, Diritti Diretti ha voluto ampliare la visione della giornata, abbinando la cerimonia di premiazione a un incontro di studio sul tema Turismi accessibili: comunicare un territorio per tutti, che dopo i saluti delle Autorità presenti, ha previsto innanzitutto gli interventi della citata Simona Petaccia (Patrimoni multisensoriali: circuiti, non isole), di Pierpaolo Ceciliani, esperto in Tourism Management del MIBACT (Accessibilità e permeabilità culturale: due obiettivi fondanti nelle politiche strategiche del turismo italiano).
Successivamente si è parlato delle potenzialità del turismo sportivo legato ai Giochi Paralimpici, insieme a Francesco Capone, presidente dell’Associazione Maiella Nuoto e a Davide Fasoli, campione paralimpico.

Naturalmente, i principali protagonisti della giornata sono stati i vincitori del concorso, vale a dire ViaggiDiffusi, programma turistico dell’Associazione di Promozione Sociale, Turistica e Culturale Esplora di Itri (Latina), che si è aggiudicato il Premio del Pubblico di 1.000 euro per la proposta di un viaggio multisensoriale a Venezia, realizzato assieme all’Associazione La Girobussola.
La targa del Premio degli Esperti è andata invece alla ONLUS NoisyVision, per avere candidato il video Anche agli dei piace giallo, legato al progetto #YellowTheWorld – Coloriamo il mondo di giallo, campagna di sensibilizzazione volta a promuovere la mobilità delle persone ipovedenti.

«La consegna dei riconoscimenti – ricorda ancora Simona Petaccia – è avvenuta durante la prima sessione della giornata di studio Il patrimonio culturale che accoglie tutti, organizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo e questo è stato il nostro modo di sottolineare che rendere accessibile un luogo non significa deturparlo, ma valorizzarlo».
«I princìpi che guidano Diritti Diretti – conclude – sono due: positività e professionalità. Per questo, il nostro premio non intende evidenziare le mancanze, ma mostrare a manager pubblici e privati come l’accessibilità e la comunicazione professionale possano migliorare un territorio e la sua offerta turistico-culturale, con notevoli progressi sulla vivibilità delle persone che lo visitano e lo abitano, oltre che con importanti profitti per il mondo delle imprese». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@dirittidiretti.it.

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