Tutti hanno diritto alla vita e alla libertà allo stesso identico modo

di Liberi di Fare*
«A volte - scrivono dalla rete Liberi di Fare - le persone con disabilità vengono usate come pretesto per attaccare altre categorie sociali, con frasi come: “Vengono spesi fior di quattrini per gli immigrati, soldi che potrebbero essere invece spesi per le persone disabili italiane!”. L’obiettivo di queste affermazioni è ottenere facile indignazione sulla base di notizie semplicemente false. Perché se viviamo in uno Stato di diritto, non si possono fare gerarchie su quali vite varrebbero di più e quali meno: tutti, infatti, hanno diritto alla vita e alla libertà allo stesso identico modo»

Dito puntato di un uomoA volte capita che le persone con disabilità vengano usate come pretesto per attaccare altre categorie sociali. Una frase che si sente spesso è più o meno di questo tenore: «Vengono spesi fior di quattrini per gli immigrati, soldi che potrebbero essere invece spesi per le persone disabili italiane!». L’obiettivo di questo tipo di affermazioni è ottenere facile indignazione sulla base di notizie semplicemente false.

Paghiamo tutti le tasse per un motivo, e cioè perché viviamo in uno Stato di diritto, che si prefigge di garantire i diritti di base. Le tasse devono venire usate nel modo giusto, cioè non facendo gerarchie su quali vite varrebbero di più e quali meno: tutti hanno diritto alla vita e alla libertà allo stesso identico modo.
Quando si dice che non ci sono abbastanza soldi per chi è disabile, si promuove una “guerra tra poveri” che non fa bene a nessuno. Le persone con disabilità vengono semplicemente usate come strumenti per un fine, oggetti di propaganda di un messaggio di odio e di esclusione.

Come Liberi di Fare ci dissociamo completamente dalla strumentalizzazione delle persone con disabilità a danno dei migranti e dei Rom, specialmente alla luce dei recenti avvenimenti riguardanti la nave Aquarius e il censimento delle persone Rom annunciato dal Ministro dell’Interno. Ci dissociamo dai messaggi di propaganda razzista in nome dei diritti delle persone con disabilità (diritti che poi, di fatto, non sono supportati, ma non è questo il punto). Siamo convinti che o si è per i diritti di tutti, o non lo si è per i diritti di nessuno.

Come diceva Don Milani: «Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri miei stranieri».

Liberi di Fare (Movimento per la vita indipendente delle persone disabili) è una realtà autorganizzata che dal novembre del 2017 promuove periodicamente una serie di manifestazioni in altrettante città italiane, per il diritto alla vita indipendente e all’assistenza personale.

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