Molte donne non sanno di avere la sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico noto anche come “autismo ad alto funzionamento”, perché se diagnosticare tale problema è comunque complicato, lo è ancor più proprio per le donne e spesso la scoperta arriva solo in età adulta.
È il caso di Marguerite, impiegata in un’importante multinazionale, che tenta inutilmente di condurre una vita normale: ha un fidanzato, degli amici, ma preferisce in genere non uscire o passare i pomeriggi da sola al parco. A un certo punto arriverà per lei il momento di affrontare i propri problemi e scoprirà di non essere “fuori di testa”, come spesso viene definita. Capirà di avere semplicemente un modo differente di approcciarsi con il mondo e per lei inizierà una nuova vita.
A raccontare la storia di Marguerite è stata Julie Dachez, con una graphic novel (“romanzo grafico” o “romanzo a fumetti”) che ha preso ispirazione dal proprio vissuto personale, corredata dalle belle illustrazioni di Mademoiselle Caroline.
Il risultato è stato La differenza invisibile (Edizioni LSWR), arrivata in queste settimane nelle librerie italiane, dopo essere stata per tre anni in classifica tra i libri più letti in Francia.
«Le persone di sesso femminile – scrivono nella prefazione del volume Carole Tardif, docente di Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico, e Bruno Gepner, psicologo e psichiatra per bambini e adulti Asperger – sono difficili da diagnosticare a causa della scarsa conoscenza delle loro caratteristiche specifiche, che non si presentano esattamente come quelle dei maschi, più ampiamente descritte e più agevolmente riconoscibili. Inoltre riescono ad adattarsi e a mimetizzarsi, grazie alle loro maggiori capacità di empatia emotiva e cognitiva. Ciò le rende invisibili. Altre donne Asperger, invece, sono invisibili perché non riescono ad adattarsi. Preferiscono restare sole per non esporsi allo sguardo altrui, alla frustrazione e alla sofferenza. Per questo motivo la graphic novel La differenza invisibile è un contributo molto utile: spiega per la prima volta e in maniera efficace e divertente l’invisibilità delle donne Aspie».
«La vostra differenza non è un problema ma la soluzione – ha detto Julie Dachez, autrice della graphic novel -, perché siete un antidoto alla nostra società, malata di normalità. Ricordate che in voi non c’è niente da guarire, niente da cambiare. Il vostro ruolo non è di rientrare in uno stampo, ma di aiutare gli altri, tutti quanti, a uscire da quello in cui sono costretti. Accogliendo la vostra identità profonda, riconciliandovi con la vostra unicità, diventate un esempio da seguire». (S.B.)
Julie Dachez e Mademoiselle Caroline, La differenza invisibile, Milano, Edizioni LSWR, 2018, 200 pagine a colori, 24.90 euro (a questo link è disponibile un estratto, comprensivo delle prefazioni).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Grazia Lapaglia (g.lapaglia@lswr.it).
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