«Ancora una volta, in materia di disabilità, ciò che guiderà sarà il diritto del lavoratore (sacrosanto, beninteso!), ma non quello dell’alunno, ad avere riconosciuto il proprio diritto allo studio, con l’assegnazione di un docente specializzato per il sostegno»: a dirlo è Francesca Palmas del Centro Studi ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), componente dell’Osservatorio Ministeriale sull’Inclusione Scolastica, commentando l’accordo siglato in questi giorni tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e le organizzazioni sindacali, in vista delle assegnazioni per il prossimo anno scolastico.
«Com’è noto – si legge in una nota diffusa dalla Federazione Italiana ABC – ogni anno accade che i posti di sostegno vengano assegnati anche a docenti non specializzati, poiché quelli specializzati sono in quantita inferiore al bisogno, ovvero alle richieste in base al numero degli alunni con disabilità per i quali il PEI (Piano Educativo Individualizzato) prevede l’assegnazione di una certa quota di ore di sostegno scolastico. Rispetto al recente accordo siglato tra Ministero e Sindacati, la CGIL precisa che l’assegnazione sarà sui “posti di sostegno che rimangono disponibili al termine delle operazioni riguardanti sia i docenti di ruolo con il titolo, sia i supplenti sempre in possesso del titolo di specializzazione” e che “per salvaguardare al massimo il diritto allo studio degli alunni con disabilità, l’operazione avverrà in via residuale sui posti disponibili autorizzati in deroga in organico di fatto e dopo i necessari accantonamenti per garantire il contingente delle nomine annuali dei precari con titolo di sostegno (sia delle graduatorie ad esaurimento sia delle graduatorie d’istituto) e il contingente delle immissioni in ruolo”. Quindi, se fino a ieri i docenti di ruolo senza titolo di specializzazione non potevano chiedere le assegnazioni provvisorie su posto di sostegno, da oggi il docente sprovvisto di titolo di specializzazione sul sostegno – in subordine e in via derogatoria e straordinaria – come dice la FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza) CGIL sul proprio sito, può ottenere il ricongiungimento per un anno anche su un posto di sostegno, purché “stia per concludere il corso di specializzazione su sostegno o abbia svolto almeno un anno di insegnamento su posto di sostegno, anche con un contratto a tempo determinato”».
E agli alunni con disabilità? «Per loro ancora una volta un “trattamento di serie B”», commenta Palmas, che aggiunge: «Non entro assolutamente nel merito delle controversie che in queste ore stanno alimentando tra gli stessi docenti dibattiti sui quali preferisco sorvolare, ma ai Sindacati tutti chiedo: con la stessa celerità con la quale avete siglato questo accordo, confrontiamoci urgentemente per un piano di formazione obbligatoria, iniziale e in servizio, per tutti i docenti di sostegno e quelli curricolari. L’alunno con disabilità è di tutta la scuola! Tutti i docenti devono farsi carico di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, ma bisogna essere preparati! Nessuno di noi si farebbe estrarre un dente da un oculista od operare al fegato da un dermatologo! Allora perché in ambito educativo e didattico, proprio per persone in una situazione di maggiore vulnerabilità e svantaggio, dobbiamo accontentarci “di quel che passa la graduatoria”? Basta con le scorciatoie del sostegno, basta con questa altalena ogni inizio d’anno nelle logiche dell’“azzeccagarburgli” moderno».
«“Chissà quest’anno come andrà” – prosegue la rappresentante dell’ABC – “chissà chi e quando sarà assegnato a mio figlio/a”!: queste sono le preoccupazioni delle famiglie. Un appello, dunque, è doveroso a tutti i futuri insegnanti, specializzati e non: mettiamoci in ascolto, l’inclusione si fa insieme!».
«Il 27 giugno scorso – annota in conclusione Palmas – in sede di Osservatorio Ministeriale sull’Inclusione, alla presenza del nuovo assetto del Ministero (nuovo Ministro, nuovo Sottosegretario), insieme alle altre rappresentanze di persone con disabilità, abbiamo ribadito, come ABC, i livelli essenziali dell’inclusione che devono essere garantiti e ci siamo mostrati pronti a portare avanti – e a terminare – i lavori in corso sul Decreto Legislativo 66/17 sulla riforma della scuola. Noi pertanto ci siamo e vogliamo con noi il Ministero e anche i Sindacati». (S.B.)
A questo link è disponibile l’intervento di Francesca Palmas nel corso della riunione del 27 giugno dell’Osservatorio Ministeriale sull’Inclusione Scolastica, alla presenza del ministro Marco Bussetti e del sottosegretario Salvatore Giuliano.
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