In quale modo le tecnologie e i nuovi media hanno modificato l’universo delle persone sorde? Come si sono evolute le loro modalità di accesso alla comunicazione? Sono temi quanto mai interessanti quelli scelti da Lorenzo Nissi Vassalle, di cui leggiamo in «Pisa.it», per la sua tesi di laurea intitolata I sordi, l’audiovisivo e i nuovi media, che gli è fruttata un bel 110 e lode al corso triennale in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all’Università di Pisa.
Ma c’è di più: Lorenzo, infatti, è il primo studente sordo, fra quelli seguiti dall’USID dell’Ateneo pisano (Unità di Servizi per l’Integrazione degli Studenti con Disabilità), a laurearsi nel Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, al termine di un percorso formativo seguito con determinazione e passione. Dal canto suo, l’USID ha provveduto a uno specifico programma di riconoscimento vocale e trascrizione in diretta delle lezioni e a tutor che hanno affiancato lo studente nel suo cammino.
La tesi discussa nei giorni scorsi – che ha avuto come tutor la docente Sandra Lischi -, si è articolata su un percorso storico giunto fino alle odierne tecnologie digitali, dai cellulari ai tablet e a Skype, tutte innovazioni che hanno profondamente mutato e arricchito le possibilità di comunicazione anche per le persone sorde. Il tutto corredato in appendice da una serie di preziose interviste e testimonianze.
All’affollata e partecipata seduta di laurea erano presenti anche il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella e il delegato all’integrazione degli studenti con disabilità Luca Fanucci, che hanno espresso grande soddisfazione per il traguardo ottenuto dal neodottore Nissi Vassalle.
Il ventiquattrenne viareggino – che vive però a Lucca – vorrebbe ora spostarsi a Milano per seguire la Scuola Orafa Ambrosiana e coronare un altro suo sogno, quello della creazione di gioielli. (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: usid@adm.unipi.it.
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