Treni e accessibilità: peccato fermarsi a metà dell’opera!

di Simona Lancioni*
È stato un importante intervento di ammodernamento, quello realizzato nella Stazione di Pontedera (Pisa), perché ha creato i prerequisiti necessari affinché essa diventi accessibile a tutti e tutte. Oggi, tuttavia, le persone con disabilità possono arrivare al binario, ma molte di loro non potranno comunque prendere il treno, mancando un servizio di assistenza per salire e scendere dai vagoni. L’augurio, pertanto, è che Rete Ferroviaria Italiana completi l’opera quanto prima, perché fino ad allora il diritto alla mobilità di tutte le persone con disabilità non potrà considerarsi garantito
Ascensore installato nella Stazione di Pontedera
Uno dei nuovi ascensori installati nella Stazione di Pontedera (Pisa)

Sebbene i lavori di ammodernamento della stazione ferroviaria di Pontedera, in provincia di Pisa, siano stati ultimati all’inizio del 2018, l’inaugurazione si è tenuta il 28 giugno scorso. Alla cerimonia erano presenti Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, Vincenzo Ceccarelli, assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Efisio Murgia, direttore della Produzione Toscana di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e molti altri. L’intervento, per realizzare il quale RFI ha stanziato 5 milioni di euro, ha avuto una durata di un anno e mezzo, e ha consentito di apportare significative migliorie, sia sotto il profilo dell’accessibilità alle persone con disabilità, sia sotto quello della riqualificazione complessiva della stazione.

Nel dettaglio, sono stati rinnovati i sottopassaggi, per accedere ai quali, adesso, oltre alle scale è possibile utilizzare tre nuovi ascensori, e servirsi dei percorsi e delle mappe tattili che dovrebbero semplificare la vita delle persone con disabilità visiva. Sempre nei sottopassaggi sono state rinnovate la segnaletica e la pavimentazione, e installati rivestimenti in vetro con strisce led continue, per garantire un’illuminazione omogenea. E ancora, i marciapiedi sono stati portati a un’altezza di 55 centimetri (in conformità allo standard europeo che disciplina questi aspetti). Altri interventi hanno riguardato le pensiline, il sistema di informazione ai viaggiatori, i servizi igienici e l’impianto di illuminazione che, realizzato con luci a led ad alta efficienza energetica, dovrebbe accrescere nei viaggiatori/trici la percezione di sicurezza. Il tutto è stato completato dal restyling delle facciate, delle terrazze, del tetto e del porticato esterno.
In occasione della cerimonia inaugurale, Ceccarelli ha fornito alcuni dati: nella Stazione di Pontedera «si fermano 104 treni nei giorni feriali, 93 il sabato e 74 la domenica».

E tuttavia, visto che l’accessibilità per le persone con disabilità non è solo una questione di ambiente fisico, abbiamo provato a verificare se la Stazione di Pontedera si sia dotata anche del servizio di assistenza che permette alle persone con disabilità o con ridotta mobilità di salire e scendere dal treno.
Per scoprirlo siamo andati nella Sezione Accessibilità stazioni presente nel sito istituzionale di RFI, dal quale abbiamo appreso che «RFI assicura in un circuito di 277 stazioni distribuite su tutto il territorio nazionale il servizio di assistenza per l’accessibilità ai servizi di trasporto di tutte le imprese ferroviarie». Una sottosezione del sito consente di individuare le stazioni con i servizi di assistenza regione per regione.
Verifichiamo dunque la situazione delle stazioni ferroviarie in Toscana e, sorpresa, quella di Pontedera non è annoverata tra quelle che offrono il servizio. Facciamo un’ulteriore verifica attraverso il numero verde 800 906060, un servizio riservato ai passeggeri con disabilità, e anche qui un operatore, gentilissimo e costernato, spiega che «no, Pontedera non è tra le stazioni che offrono questo servizio». Aggiunge anche che stanno approntando un nuovo modello di treni i quali, in presenza di un marciapiede a livello, risultano accessibili senza il supporto del servizio in questione, ma questi arriveranno in un imprecisato futuro, e non è detto che saranno utilizzati in tutte le tratte.

Certamente quello effettuato nella Stazione di Pontedera è stato un intervento di ammodernamento importante perché ha creato i prerequisiti necessari affinché essa diventi accessibile a tutti e tutte: se non arrivi nemmeno al binario, infatti, è difficile salire sul treno. Oggi, tuttavia, i passeggeri/e con disabilità di quella stazione toscana possono arrivare al binario, ma molti/e di loro non potranno comunque prendere il treno, per la mancanza di un servizio di assistenza per salire e scendere dai vagoni.
Ci auguriamo pertanto che Rete Ferroviaria Italiana completi l’opera quanto prima, poiché sino a quando questo ulteriore requisito non verà soddisfatto, il diritto alla mobilità di tutte le persone con disabilità non potrà considerarsi garantito.

Responsabile di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa), nel cui sito è già apparsa la presente nota, che viene qui ripresa, per gentile concessione, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore.

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