“I promessi sposi” in simboli

Fare arrivare a tutti “I promessi sposi”, il capolavoro di Alessandro Manzoni, anche a chi ha problemi comunicativi o disabilità. Con questo obiettivo, da un’idea dell’ASPOC (Associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo), è nata una versione Inbook dell’opera, ovvero con testo integralmente in simboli basati sulla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa). A farsene carico è stata Teka Edizioni, che non a caso ha sede a Lecco, nella “patria” dei “Promessi sposi”

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“Uguale riconoscimento dinanzi alla Legge” per le persone con disabilità

È proprio il titolo dell’articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (“Uguale riconoscimento dinanzi alla Legge”) alla base del progetto “Capacity: la legge è eguale per tutti”, per il quale l’ANFFAS ha lanciato una consultazione pubblica aperta a tutti (anche in versione “facile da leggere”), con l’obiettivo finale di produrre il primo studio italiano in materia di sostegni al processo decisionale per le persone con disabilità, specie intellettive, avvalendosi anche della collaborazione di autorevoli Enti e Università a livello nazionale e internazionale

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Reti virtuose per far conoscere la malattia di Huntington

«È un onore partecipare a questo evento, sia come rappresentante di quei familiari che vivono ogni giorno l’incontro con l’Huntington, sia come esponente di Huntington ONLUS, che lavora al loro fianco alimentando la Rete Italiana della malattia di Huntington, che trascende la singola comunità locale e cerca di costruire risposte grazie allo scambio di competenze e al supporto reciproco»: lo ha dichiarato Maria Grazia Fusi, rappresentante dell’Associazione Huntington, impegnata in questi giorni in Colombia in un grande meeting internazionale dedicato a questa grave malattia neurodegenerativa

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40 milioni di donne con disabilità che non vogliono più essere discriminate

Nell’Unione Europea ci sono 40 milioni di donne e ragazze con disabilità (il 16% dell’intera popolazione femminile). È uno dei gruppi sociali più vulnerabili, emarginati ed esclusi dal mercato del lavoro, e anche uno dei più esposti alla violenza domestica»: a dirlo è il CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo, che sta per presentare un rapporto al Parlamento Europeo, con cui chiedere alle Istituzioni e agli Stati Membri dell’Unione «di intensificare gli sforzi per combattere la discriminazione che colpisce donne e ragazze con disabilità e la loro esclusione sociale»

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Dalla diagnosi di disabilità intellettiva al diritto di una vita indipendente

Un itinerario di sei giornate fatto di confronti, aggiornamenti, serate speciali e anche visite guidate, partendo dalla diagnosi di disabilità intellettiva, per arrivare alla realizzazione del diritto alla Vita Indipendente, ai sensi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: sarà soprattutto questo, all’insegna di una piena condivisione di spazi vitali in condizioni di uguaglianza, la seconda “Summer School” di Viterbo dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, organizzazione impegnata su quella che costituisce una delle cause più diffuse di deficit intellettivo

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“Asti Express”, per spiegare e diffondere la vita indipendente

«Personalizzazione, inclusione, accompagnamento sono parole che spesso ritornano nel lavoro con le persone con disabilità e non sempre è facile riuscire a spiegare, a più livelli, in cosa consista questo lavoro. A questo scopo nasce “Asti Express”»: così, dal Centro Di.Vi. dell’Università di Torino, già responsabile scientifico, nel Cuneese, del Progetto “VeLA – Verso l’Autonomia”, viene presentata la web serie “Asti Express”, che racconta una parte del lavoro svolto sul territorio di Asti e Alessandria, con due progetti per la vita indipendente delle persone con disabilità

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I resilienti: storie di caregivers

Sei brevi componenti sul tema e la ripresa di alcune belle interviste, pubblicate a suo tempo dal nostro giornale, compongono “I resilienti: storie di caregivers”, ultima pubblicazione di Giorgio Genta, «ove i resilienti – come spiega lo stesso Autore – sono i caregiver che assistono familiari con gravi disabilità, abituati a trarre energie dalle avversità, e le storie delle loro famiglie sono racconti comuni di eroismi quotidiani, di sofferenze nascoste e di notti insonni». «Le interviste – aggiunge Genta – sono forse un po’ datate, ma non hanno certo perso di attualità, anzi…»

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