Degli 8.000 comuni italiani, solo poco più di 350 sono dotati di parchi giochi accessibili o, comunque, di parchi con al proprio interno almeno una giostra dedicata ai bambini con disabilità.
In questa risicatissima percentuale (meno del 5% su base nazionale), rientra anche Modica (Ragusa). Sembrerebbe quindi che i piccoli con disabilità della nostra zona fossero fortunati, avendo la possibilità di giocare all’aperto, anche in compagnia di altri coetanei (con disabilità e non), facendo amicizia e sperimentando il proprio corpo in autonomia.
In questo caso, però, il condizionale è d’obbligo: infatti, i piccoli modicani con disabilità potrebbero usufruire di questi spazi, ma di fatto ciò non avviene, e desta quanto meno stupore che le famiglie si lascino sfuggire questi rari, piccoli (ma importanti) spazi di inclusione quando sono disponibili.
Qualcuno potrebbe obiettare che l’inclusione vera si realizza in altri e più importanti aspetti: pensiamo ad esempio ai tanti servizi che mancano e per cui un genitore ogni giorno lotta; ma cosa c’è di più importante del gioco agli occhi di un bambino? Non è forse annoverato tra i diritti fondamentali di ogni fanciullo, a prescindere che sia o meno con disabilità?
L’augurio è quindi che le famiglie modicane, specie se con un bimbo con disabilità, inizino a prestare attenzione non solo a quello che manca, ma anche a quello che c’è, ricordando che a volte basta una semplice altalena per regalare momenti di grande felicità.
Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (info@anffasmodica.it).
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