Toccare e creare le forme del pensiero

Fornire una metodologia operativa funzionale al rinforzo delle competenze manuali per un potenziamento delle facoltà cognitive, immaginative ed espressive di bambini e ragazzi non vedenti, ipovedenti e anche normovedenti: è questo l’obiettivo del corso di formazione proposto per settembre dall’Istituto dei Ciechi Cavazza di Bologna, con il proprio Museo Tattile Anteros, rivolgendosi a insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno ed educatori impegnati nella didattica speciale delle arti, all’interno della scuola di ogni grado, oltreché ad operatori museali responsabili di servizi educativi
Opere esposte al Museo Anteros di Bologna
Bassorilievi esposti al Museo Anteros di Bologna

Come avviene già da tempo, una proposta di alto spessore culturale arriva dall’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, con il proprio Museo Tattile Anteros.
Si tratta del corso di formazione della durata di venti ore complessive, organizzato in collaborazione con l’IRIFOR (l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI), denominato Toccare e creare le forme del pensiero. Educazione estetica in presenza di minorazione visiva e funzioni conoscitive del tatto, e in programma dal 6 all’8 settembre prossimi, presso la sede di Anteros (Via Castiglione, 71).

«L’obiettivo – spiega Loretta Secchi, curatrice e responsabile del Museo Anteros – è quello di formare insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno ed educatori impegnati nella didattica speciale delle arti, all’interno della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, di primo e secondo grado, ma anche operatori museali responsabili di servizi educativi. Infatti, attraverso lineamenti di Pedagogia Speciale delle Arti funzionali ai processi di apprendimento delle forme e dei concetti ad esse collegati e mediante fondamenti di Psicologia della Percezione Ottica e Tattile, si forniranno indicazioni di guida aptica [tattile, N.d.R.] e descrizione narrativa delle opere d’arte. Tramite inoltre i laboratori di modellazione si illustrerà una metodologia operativa funzionale al rinforzo delle competenze manuali per un potenziamento delle facoltà cognitive, immaginative ed espressive dei bambini e dei ragazzi non vedenti, ipovedenti e normovedenti».

Per la sezione teorica di quattro ore, i docenti saranno la stessa Secchi, insieme ai suoi collaboratori, mentre della parte relativa all’illustrazione dei laboratori, alla lettura tattile dei bassorilievi e alla modellazione della creta, si occuperanno ancora Secchi, con Virginia Veratti, Giampaolo Rocca, Matteo Stefani, Stefano Manzotti, Enrico Schirru e Michele Piccolo. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma dettagliato del corso. Per iscrizioni (entro il 20 luglio) e informazioni: loretta.secchi@cavazza.it.

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