A che punto è arrivato Marco Rossato, il quarantaquattrenne velista con disabilità motoria, istruttore, con una ventennale esperienza agonistica alle spalle, partito il 22 aprile scorso da Venezia con il suo trimarano Dragonfly 800 Wing Swing (denominato Foxy Lady), per realizzare il suo Progetto TRI sail4all? Un progetto, lo ricordiamo, che – come avevamo ampiamente riferito in sede di presentazione – intende toccare complessivamente ben sessantatré tappe, portando Rossato in giro per l’Italia, insieme all’inseparabile cagnolino Muttley, seguito anche da un camper, opportunamente attrezzato, per supportarlo da terra e dare la massima visibilità all’iniziativa.
Rossato è attualmente nel Golfo di Gaeta, come ci viene spiegato dall’Associazione dei Timonieri Sbandati, che lo ha visto tra i fondatori e della quale è vicepresidente, per una delle tappe più emozionanti, «non solo – dicono – per l’accoglienza qui come altrove calorosa e interessata, ma per aver potuto omaggiare la prestigiosa nave scuola Palinuro della Marina Militare italiana».
Dopo Gaeta, sarà la volta del Circeo, meta molto cara a Rossato, perché proprio in quella zona si è formato ed è cresciuto velisticamente, comprendendo a Sabaudia di essere innamorato di questo sport, del mare e della voglia di trasmetterlo agli altri.
Della sua passione, tra l’altro, ha parlato sia nella precedente tappa di Pozzuoli (Napoli), sia a bordo della Palinuro, di fronte a una piccola ciurma scatenata, tra abbracci, domande e sorrisi.
Vale a questo punto la pena di ricordare senz’altro i quattro obiettivi al centro del viaggio di Tri sail4all, che si concluderà a fine settembre al salone di Genova, seguito poi da altre tappe via terra, con il citato camper attrezzato.
In sostanza Rossato intende rilevare e verificare l’accessibilità dei porti italiani; diffondere i principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità; lottare per una patente nautica uguale per tutti, dove non ci siano restrizioni e limiti; sensibilizzare, in particolare gli alunni delle scuole, sul tema dell’inquinamento del mare, e soprattutto sulla plastica sommersa, che sta affliggendo mari e oceani, creando vere e proprie emergenze e devastazioni.
Proprio per controllare il livello di inquinanti, Rossato preleva campioni di acqua (tre per ogni tappa) utili a capire la condizione di “salute” del mare italiano.
L’obiettivo di diffondere in modo capillare i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, è tra l’altro in perfetta continuità con il noto Progetto WoW (Wheels on Waves, ovvero “Ruote sulle onde”), che lo scorso anno ha visto Andrea Stella, amico di Rossato, solcare le acque dell’Atlantico e attualmente del Mediterraneo, con il suo catamarano Lo Spirito di Stella. (S.B.)