Sta girando l’Italia, quel “Fascino a rotelle”

La prima nazionale e il grande successo di maggio a Palermo, e ora la rappresentazione di Scicli (Ragusa), domani, 22 settembre, con l’arrivo a Roma il 5 e 6 ottobre: sta incominciando a girare l’Italia “Fascino a rotelle”, l’opera teatrale scritta, diretta e interpretata da Dario Scarpati e liberamente ispirata a Simona Petaccia, giornalista con disabilità motoria in carrozzina, una commedia nata con l’obiettivo di «passare un colpo di spugna su tutte quelle convenzioni sociali che dipingono le persone con disabilità come “poveretti da compatire” o come “single per scelta di qualcun altro”»

Simona Petaccia con il cast di "Fascino a rotelle"

Simona Petaccia, che ha ispirato l’opera teatrale “Fascino a rotelle”, tra coloro che l’hanno scritta e interpretata

Come avevamo riferito a suo tempo, la prima nazionale si era avuta a fine maggio a Palermo. Ora è in programma la rappresentazione di domani, 22 settembre, a Scicli (Ragusa), nell’àmbito del programma Scicli d’estate 2018, eventi di musica, arte e cultura (ore 21.30) e nel prossimo mese si approderà al Teatro Elettra di Roma, con quattro repliche in due giorni (ore 17.30 e 21) il 5 e 6 ottobre.
Stiamo parlando di Fascino a rotelle, la commedia scritta, diretta e interpretata da Dario Scarpati e liberamente ispirata a Simona Petaccia, giornalista con disabilità motoria in carrozzina, presidente dell’Associazione abruzzese Diritti Diretti, «che intende passare un colpo di spugna su tutte quelle convenzioni sociali – come era stato scritto nella presentazione dello spettacolo – che dipingono le persone con disabilità come “poveretti da compatire” o come “single per scelta di qualcun altro”».
Al centro della vicenda, infatti, c’è Marta, donna con disabilità, alias Simona Petaccia (interpretata da Laura Gestivo), che con astuzia e sex-appeal riesce sempre a ottenere ciò che vuole dal marito Luigi (Dario Scarpati).

«Fascino a rotelle – sottolinea Simona Petaccia – è “semplicemente” la narrazione del quotidiano di una coppia e supera l’idea dell’integrazione tra “abili” e “disabili” perché la dà per scontata. Quello che l’Autore porta in scena è l’interazione tra persone, ognuno con i propri contrasti e le proprie debolezze. Con questa commedia, infatti, si vivono la vanità, la passione, la paura, la maldicenza, l’avarizia, il dilettantismo ecc. In una parola: La realtà». «E anche la nostra comunicazione visiva – aggiunge – è volutamente diversa da quella che, normalmente, si usa per i progetti che parlano di accessibilità per tutti. Di solito, infatti, si impiegano immagini circoscritte alla sola disabilità, per lo più motoria. Noi no, abbiamo voluto cambiare registro e lo abbiamo fatto partendo dalla locandina sulla quale non c’è una sedia a rotelle, ma un intrigante rossetto rosso che salta in aria».

Da ricordare infine che insieme a Scarpati e Gestivo, recitano in Fascino a rotelle anche Luciano Cucinotta, che interpreta un bizzarro architetto e Francesca Vaglica, che impersona una vicina indiscreta. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@dirittidiretti.it.

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