«Per la nostra Associazione, prendersi cura di un bambino con disabilità significa farsi carico delle sue esigenze e, allo stesso tempo, di quelle della sua famiglia: padri, madri, fratelli, sorelle, con l’obiettivo di lavorare per il benessere del bambino e della famiglia tutta. Per questo da anni ascoltiamo e aiutiamo le famiglie di bambini con disabilità, sia con sostegni individuali che con la modalità del gruppo».
Così l’Associazione milanese L’abilità presenta la nuova stagione dei propri gruppi di ascolto dedicati alle famiglie dei bambini con disabilità, che ha preso il via in questo mese di settembre.
Al gruppo di parola rivolto ai fratelli e alle sorelle dei bambini con disabilità, abbiamo già dedicato un ampio spazio in altra parte del giornale (a questo link). Qui ci occupiamo innanzitutto del Gruppo Genitori i quali, come spiegano da L’abilità, «sono coinvolti per la maggior parte del tempo quotidiano nella cura del proprio figlio, ma hanno anche la necessità di dedicare uno spazio a sé, per ascoltarsi, condividere dolore e speranze, riprogettare un futuro, costruendo un nuovo modo di stare bene con il proprio bambino».
Questa iniziativa è condotta da due psicologhe facilitatrici, che mediano il confronto e la condivisione di esperienze. Un gruppo, quindi, voluto per mettere a disposizione uno spazio dove sia possibile dire tutto, senza giudizi, un luogo per aiutare se stessi, un’occasione per rinforzare le proprie capacità genitoriali, trovare sollievo e non sentirsi soli all’interno di una comunità che fa da supporto.
Partirà poi tra breve anche il Gruppo Nonni, con le seguenti premesse tratteggiate dall’Associazione milanese: «La presenza dei nonni, soprattutto nella società attuale, è spesso quotidiana nella vita di una famiglia: sono di aiuto nella cura del bambino, diventano compagni di gioco, offrono supporto nelle situazioni di difficoltà, conforto di fronte a eventi imprevisti e dolorosi, radici di fronte alla crescita e al futuro. Abbiamo pertanto deciso di offrire un nuovo spazio di ascolto e condivisione dedicato ai nonni, allo scopo di ascoltare e supportare componenti della famiglia generalmente dimenticati nei percorsi di sostegno alla famiglia di un bambino con disabilità. Quando si parla infatti di aiuto alla famiglia, ci si concentra sulla disabilità del bambino e sullo stress genitoriale, tralasciando in tal modo ciò che hanno vissuto e che stanno vivendo i nonni nell’accudire e pensare al proprio nipote, ai suoi limiti, a cosa diventerà da grande. Queste ultime figure parentali, quindi, hanno l’opportunità di confrontarsi nel gruppo sulle relazioni nella famiglia allargata, sulla fatica di capire come aiutare, sugli affetti da mettere in gioco con nuora e genero, per non sentirsi nemmeno loro da soli di fronte alla disabilità».
Tutte queste iniziative, ricordiamo in conclusione, sono state attivata nell’àmbito di un progetto promosso dal Comune di Milano (Famiglie Creative). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa L’abilità (Anna Tipaldi), annatipaldi@labilita.org.