In questi giorni si è parlato molto di autismo in tutti i maggiori organi di stampa e media. Non vogliamo tornare sulle polemiche anche infuocate che si sono accese, perché ciò che davvero serve alle persone con autismo e alle loro famiglie è ben altro: rispetto, diritti, servizi e prospettive per futuro, questo è quello che loro chiedono.
Chi ha seguito sui social e sui media la grande “bagarre” ha potuto intuire quante migliaia di persone siano interessate dalla condizione autistica: almeno 500.000 in Italia.
Il nostro Comitato [Uniti per l’Autismo, N.d.R.], fondato nel febbraio di quest’anno a Milano, oggi rappresenta più di quaranta Associazioni e migliaia di famiglie lombarde e chiede con una voce sola l’attuazione dell’articolo 54 della Legge Regionale Lombarda 15/16 (Disposizioni in materia di prevenzione, cura, riabilitazione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico e della disabilità complessa, di sostegno e assistenza per le loro famiglie), vigente ma non ancora attuata. Un atto normativo che finora non ha prodotto passi avanti nelle condizioni di vita delle moltissime persone autistiche lombarde, che restano in carico totale alle famiglie.
Anche in altre Regioni si sono formati dei Comitati Uniti per l’Autismo, per riuscire ad avere delle Leggi Regionali adeguate che siano poi concretamente attuate. Questa ampia unitarietà di intenti è stata anche dimostrata dalla reazione unanime che ci ha visto tutti insieme – famiglie e persone con Asperger – opporci all’insulto e al dileggio del potente giullare Grillo e dei suoi seguaci.
Quelle parole insulse e volgari pronunciate sul palco del Circo Massimo a Roma di fronte a migliaia di persone divertite, per noi sono state solo la goccia che ha fatto traboccare un “vaso” già pieno di sofferenze e di vite private di diritti e di cure.
Ma poiché «dal letame nascono i fior», nello stesso istante in cui venivamo insultati abbiamo capito che possiamo davvero ribellarci tutti insieme con forza e non solo alla mancanza di rispetto, ma anche ai diritti negati, alla non attuazione delle leggi nazionali e delle convenzioni internazionali.
Per questa sfida non ci serve avere leader o predicatori: ci basta la nostra volontà di agire unitariamente nelle sedi deputate, per avere riconosciuti dei diritti esigibili, per ottenere l’attuazione delle normative esistenti, con ogni mezzo legale e whatever it takes [“tutto il necessario”, N.d.R.].
Non perdoneremo il cattivo giullare, anche se ci ha fatto aprire gli occhi, ma dimostreremo che, oltre la frammentazioni e divisioni, noi ci siamo, siamo tanti, siamo più forti di prima!
Questi sono i valori fondanti di Uniti per l’Autismo e quelli per cui ci si batte ogni giorno, oltre la politica del consenso facile e contro ogni forma di discriminazione anche verbale.