Prenderanno il via domani, 10 novembre, a Reggio Emilia, per proseguire poi a Catania il 14 novembre, a Cosenza il 21 novembre, a Verona il 29 novembre e a Chieti il 24 gennaio del nuovo anno, gli incontri del progetto denominato Dyslexia@work, promosso dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) e dalla FID (Fondazione Italiana Dislessia), per supportare nell’inserimento lavorativo e nella loro crescita professionale le persone con DSA (disturbi specifici di apprendimento, di cui si legga ampiamente nel box in calce).
Nel dettaglio, l’iniziativa si rivolge ai giovani aspiranti lavoratori fra i 16 e i 30 anni che abbiano concluso o stiano concludendo il proprio percorso di studi (diploma o laurea) e che siano al primo inserimento oppure in una fase di formazione, qualificazione e cambiamento professionale.
Dopo i primi cinque incontri di cui si è detto, previsti presso altrettante Sezioni locali dell’AID, il percorso si svilupperà poi in ulteriori due fasi, costituite da un corso di orientamento e a tre colloqui di career counseling (“consulenze di carriera”).
Agli incontri di primo livello parteciperanno Soci dell’AID e non, ma prevalentemente giovani con DSA, anche se alcuni posti saranno riservati a genitori e rappresentanti del mondo delle aziende (addetti alle risorse umane, agenzie di selezione del personale ecc.). Il corso di orientamento e i colloqui di career counseling saranno invece esclusivamente dedicati a sedici giovani selezionati fra tutti gli iscritti alla prima fase. (S.B.)
A questo link sono disponibili tutti gli approfondimenti sull’iniziativa. Per ulteriori informazioni: Anna Morabito (amorabito@lifecommunication.agency).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici di apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
Altri DSA sono la disortografia (difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici, confondendo il suono delle lettere), la disgrafia (grafia spesso illeggibile, pressione eccessiva sul foglio e scarso rispetto degli spazi sul foglio stesso) e la discalculia (difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici).